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BMI: come si calcola l’indice di massa corporea

Il BMI o indice di massa corporea (sigla di Body Mass Index) è un valore molto importante nella valutazione dei rischi correlati al sovrappeso e all’obesità: i suoi criteri sono forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Grazie all’aiuto della dottoressa Martina Gozza, dietista in Humanitas, scopriamo cos’è il BMI, a cosa serve e come calcolarlo.

Che cos’è il BMI o indice di massa corporea?

Il BMI o indice di massa corporea è uno strumento statistico, originariamente utilizzato per studi epidemiologici sull’obesità. Con il tempo è diventato un valore universalmente riconosciuto, nonché un semplice strumento che può fornire qualche informazione utile sullo stato di salute.

È molto importante sottolineare che, da solo, il BMI non dà indicazioni complete e veritiere sullo stato fisico di ogni individuo in quanto non fornisce indicazioni circa la distribuzione del grasso corporeo e non distingue tra massa grassa e massa magra.

Un atleta, per esempio, potrebbe risultare avere un BMI molto elevato ma in seguito a una massa muscolare sviluppata e non alla presenza di tessuto adiposo in eccesso, ma anche una donna con un BMI nella norma o basso potrebbe non avere una massa muscolare sufficiente.

Come calcolare il BMI?

Il BMI è un valore numerico prodotto da un calcolo che ognuno di noi può fare e mette in relazione il peso e l’altezza di una persona.

La formula per calcolarlo è: BMI = peso (in kg) / altezza (in metri per 2 volte, es: 90kg e 1,70m = 90/1,75/1,75 = 29,38 quindi sovrappeso)

I valori ideali BMI sono leggermente diversi fra uomo e donna e possono variare anche a seconda di diversi fattori, come ad esempio l’età.

Quali sono i valori standard del BMI?

Il rapporto tra il peso e l’altezza al quadrato darà origine a un valore numerico. A seconda del risultato, possiamo così calcolare, a grandi linee, il BMI di una persona:

  • Inferiore a 18,5 = sottopeso
  • 18,5 – 24,9 = normopeso
  • 25 – 29,9 = sovrappeso
  • 30 e oltre – obesità
  • 40 e oltre = obesità estrema

Che cos’è il girovita?

Un altro valore che può essere utile nell’analizzare il proprio status fisico è la circonferenza vita.

La circonferenza vita dovrebbe essere misurata in un punto corrispondente a metà della distanza tra l’ultima costa e la spina iliaca anteriore superiore. In pratica, anche per avere un punto di riferimento che non varia, viene misurata all’ombelico.

La misura della circonferenza vita è un parametro molto importante in quanto correla tantissimo con il rischio di sviluppare malattie cronico degenerative, come quelle cardiovascolari (infarto, ipertensione), metaboliche (diabete) e anche oncologiche.

Un accumulo di grasso sull’addome è sintomo di un aumento del rischio di cardiopatie, ipertensione e diabete. Per misurare il girovita è sufficiente un metro morbido.

I valori del girovita

Nelle donne e nell’uomo i valori, per ovvi motivi, sono diversi. Peso e altezza, tra l’altro, vanno comunque presi in considerazione.

Nelle donne un girovita corretto non supera gli 80 cm. Se il girovita oscilla tra gli 81 e gli 87 cm, bisogna cominciare a fare qualcosa per ridurlo; se supera gli 88 cm, il risultato è estremamente pericoloso ed è bene diminuirlo il prima possibile.

Negli uomini, invece, il girovita corretto non supera i 94 centimetri, diventa pericoloso tra i 95 e i 101 cm per diventare estremamente pericoloso dopo questa cifra.

BMI e obesità

L’indice di massa corporea, sebbene utile per avere un’idea generale del proprio stato di salute, è un dato incompleto che non fornisce un’indicazione univoca circa la diagnosi di obesità.

Sarà lo specialista di fiducia ad assistere la persona nella diagnosi e nell’eventuale trattamento.

Tratto da: Humanitas, 10 gennaio 2023