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IL CHANGING DIABETESŪ BAROMETER FORUM 2010

 

IL SENATO INVITA IL GOVERNO A GARANTIRE CURE E PRESTAZIONI OMOGENEE PER IL DIABETE SU TUTTO IL TERRITORIO. IL CHANGING DIABETES® BAROMETER FORUM PROPONE GLI STRUMENTI PER FARLO
Roma, 25-26 marzo 2010 – 2,9 milioni di persone affette da diabete in Italia. 435 milioni di persone che convivranno con la patologia in tutto il mondo entro il 2030. Dati allarmanti cui è necessario fornire risposte immediate e urgenti.
Obiettivo principale del Changing Diabetes® Barometer Forum 2010 è proprio quello di discutere proposte dirette a migliorare le cure, contenere i costi della sanità pubblica ed arginare la pandemia, ponendo la persona con diabete al centro dei processi di clinical governance e consolidando la strategia delle alleanze trasversali.
I risultati ottenuti dal 2006 ad oggi - data dell’adozione della risoluzione delle Nazioni Unite per riconoscere il diabete quale seria minaccia a livello mondiale – dimostrano quanto la sinergia tra Istituzioni, associazioni scientifiche ed associazioni di medici e pazienti abbia rivestito un ruolo fondamentale nel collocare l’Italia tra i Paesi più preparati a rispondere all’emergenza pandemica sia sul piano normativo che sanitario. In particolare l’approvazione all’unanimità da parte del Senato della Repubblica della mozione 174 sul diabete del 2 novembre 2009 rappresenta un traguardo legislativo fondamentale per la lotta al diabete proprio perchè “..impegna il Governo a garantire ai pazienti diabetici l'accesso alla cura e alle prestazioni in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale e ad inserire, in ottemperanza all'articolo 32 della Costituzione, la gratuità degli esami ematochimici, degli esami strumentali, dell'educazione terapeutica e di tutte le prestazioni connesse alla gestione del diabete e delle relative complicanze, in sede di revisione dei Livelli essenziali di assistenza..”
Mentre il Senato, dunque, invita lo Stato a intervenire concretamente, il Changing Diabetes® Barometer Forum Italia mette a disposizione esperienze e competenze per contribuire a predisporre strumenti utili ad arginare il diabete. La forza dei numeri sostiene il percorso tracciato dal Forum, come testimoniano solo alcune delle numerose e significative evidenze che ad esso si riferiscono: 763 medici coinvolti nel Progetto e nei Forum Nazionali e Locali; 135 Associazioni di pazienti coinvolte; 163 relatori e moderatori; 7 Report nazionali prodotti; 1 Manifesto dei Diritti della Persona con diabete tradotto in 9 lingue; 219 rappresentanti del governo, parlamentari, agenzie del Ministero della Salute, amministratori regionali e locali; 4 Ministeri coinvolti (Salute, Affari Esteri, Rapporti con le Regioni, Istruzione-Università e Ricerca); 39 Patrocini istituzionali; L'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri; 270 giornalisti e 150 testate coinvolte nel Barometer Forum 2010; 3 siti web attivati.
Per dare ulteriore seguito a tali risultati, tuttavia, è necessario continuare ad operare secondo i principi del “fare”, fornendo risorse idonee a tutti coloro che sono impegnati nella lotta contro il diabete. Un esempio in tale direzione è rappresentato dalla volontà di costruire una roadmap, una vera “rete di collegamento” in grado di armonizzare dati ed evidenze relative allo stato del diabete a livello locale, favorendo così lo sviluppo di un piano di azione nazionale coerente ed efficace e di un sistema di cura uniforme e integrato su tutto il territorio, ponendosi come una guida reale per le Regioni.
Il diabete richiede, infatti, la messa in atto di modelli assistenziali basati sull’integrazione e il coordinamento tra tutte le componenti impegnate nella lotta alla patologia per poter realizzare una gestione efficace dei protocolli diagnostico-terapeutici, con il coinvolgimento attivo delle stesse persone con diabete. Per questo, nel corso del Barometer Forum, verrà illustrato Bench D, uno strumento basato su criteri di analisi e valutazioni aggiornate degli outcome clinici, economici e sociali, correlati con la qualità di vita della persona con diabete e finalizzati a mettere le evidenze ottenute a disposizione di tutti.
Un approccio sempre più multidisciplinare e multifunzionale che deve essere confermato da un confronto continuativo di idee e proposte finalizzate a sollecitare l’attenzione sulla patologia e a stimolare l’individuazione di nuove soluzioni. A tale scopo, durante il Barometer Forum, verrà presentato anche un Think Tank, laboratorio permanente di confronto da realizzarsi con l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” che vedrà la partecipazione delle società scientifiche, delle associazioni dei pazienti, delle Istituzioni e perfino dei media e che si tradurrà in documenti in grado di individuare le possibili aree di intervento in contesti politici, sociali, economici e clinici.
La terza edizione del Changing Diabetes® Barometer Forum - promosso dall’Associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione, Diabete Italia e con il supporto non condizionato di Novo Nordisk, azienda leader nel campo del diabete - si svolge il 25 e 26 marzo a Roma, presso il Teatro Capranica, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio, tra gli altri, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio, del Ministero della Salute, del Ministero degli Affari Esteri, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del Ministero dei Rapporti con le Regioni, dell’IDF (International Diabetes Federation), dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali e dell’Istituto Superiore di Sanità.
“Il diabete deve essere affrontato e analizzato come una pandemia globale che interessa sempre di più tutti noi”, dichiara il Sen. Antonio Tomassini, Presidente dell’Associazione Parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione e Presidente della XII Commissione Igiene e Sanità del Senato. “Il Changing Diabetes® Barometer Forum ha avuto in questi anni il merito di coinvolgere medici, pazienti, Istituzioni e media per affrontare in modo sinergico questa patologia. Il successo che tale percorso ha registrato deve sostenere la spinta a consolidare ulteriormente le alleanze create tra tutti gli attori coinvolti nella lotta al diabete, per contribuire a diffondere un nuovo approccio culturale nell’assistenza alle persone con diabete e a determinare una svolta definitiva sia dal punto di vista sociale che economico. Allearsi contro il diabete – conclude il Sen. Tomassini - non rappresenta semplicemente un’opzione strategica, ma una scelta necessaria”.
“Per individuare un sistema di cura uniforme su tutto il territorio nazionale è fondamentale stabilire un flusso di informazioni che possano favorire il lavoro svolto dalle strutture locali, valorizzando il patrimonio di esperienze legate al rapporto con il paziente”, sostiene il Dott. Giuseppe De Rita, Presidente della Fondazione CENSIS. “La volontà di realizzare una roadmap in tal senso è fondamentale per poter costruire una rete di collegamento locale e nazionale in grado di rendere omogenei e fruibili, da parte di tutti, dati ed evidenze sullo stato del diabete in Italia, attraverso una valutazione di outcome clinici, economici e sociali costantemente aggiornata e reale”, conclude De Rita.
“Il Changing Diabetes® Barometer Forum si è distinto sin dalla sua nascita per essere espressione di un progetto volto a trasformare le idee e le proposte in strumenti finalizzati a combattere concretamente il diabete. Tali strumenti si devono integrare nei processi di clinical governance al fine di condividere best practice nazionali e individuare così dei criteri e dei parametri utili a costruire una strategia comune su tutto il territorio”, sostiene il Prof. Paolo Cavallo Perin, Presidente di Diabete Italia e di SID – Società Italiana di Diabetologia. “Soltanto unendo gli sforzi e confermando questo tipo di approccio scientifico, culturale e sociale si potranno continuare ad ottenere successi significativi come avvenuto ad esempio in Piemonte, Sicilia e Campania, casi di eccellenza che dovranno essere studiati e replicati nel resto del Paese”.
“E’ con grande preoccupazione che analizziamo i dati relativi alle ricadute economiche della pandemia a livello mondiale”, afferma il Dott. Anil Kapur, Managing Director della World Diabetes Foundation. “Le stime riguardanti i costi globali dell’healthcare – prevenzione, trattamento del diabete e delle sue complicanze - si attestano per il 2010 intorno a 376 miliardi di dollari, mentre nel 2030 questo numero è destinato a superare i 490 miliardi di dollari”.
“I rapidi cambiamenti socio-demografici e delle abitudini di vita determinano una continua crescita del diabete, comportando una domanda assistenziale sempre maggiore e più articolata”, dichiara il Prof. Sandro Gentile, Presidente dell’AMD - Associazione dei Medici Diabetologi. “Diventa quindi essenziale non solo verificare i risultati dell’assistenza erogata, attraverso puntuali processi di misurazione dei dati disponibili, ma anche razionalizzare questa massa di informazioni e mettere i risultati raccolti a disposizione di tutti. Con questi obiettivi è stato ideato Bench D, uno strumento basato proprio su criteri di analisi e di valutazione aggiornati degli outcome clinici, economici e sociali, correlati con la qualità di vita della persona con diabete”, conclude il Prof. Gentile.
“Il presupposto dal quale nasce il Changing Diabetes Barometer® è quello di creare un progetto di cross-sector partnership e di benchmarking che vuole imprimere una spinta concreta al miglioramento della cura del diabete e attivare un confronto costruttivo finalizzato a ridurre il peso economico, sociale e clinico che questa patologia comporta. Un “work in progress” che Novo Nordisk ha preso in carico e che vuole continuare a sostenere in linea con la sua politica, quella “del fare”, afferma Lorenzo Mastromonaco, Vice Presidente per l’Europa di Novo Nordisk.
“Un approccio multidisciplinare nei confronti di una grave emergenza pandemica qual è il diabete può rivelarsi una importante supporto per chi quotidianamente è impegnato ad agire”, sostiene infine il Prof. Renato Lauro, Rettore dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. “E’ questa la chiave di lettura che ha suggerito la realizzazione di un Think Tank che possa porsi quale incubatore di idee e proposte finalizzate a sollecitare l’attenzione sulla patologia attraverso la partecipazione diretta delle società scientifiche, delle associazioni dei pazienti, delle Istituzioni e perfino dei media. Il confronto tra tutte queste realtà permetterà di produrre documenti in grado di tracciare le possibili aree di intervento in contesti politici, sociali, economici e clinici”.
Tratto da: informazione.it, Andrea Bailo, 26 marzo 2010