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Effetti del trattamento parodontale sui parametri della sindrome metabolica

Data di pubblicazione: 05/07/2025

Una ricerca, italiana, evidenza il ruolo chiave dei dentisti come sentinelle del rischio cardiometabolico, segnalando pazienti a rischio e collaborando con i medici di medicina generale.

Una revisione sistematica condotta da ricercatori italiani pubblicata su Oral Diseases ha indagato se e come il trattamento parodontale non chirurgico possa influenzare i parametri clinici della sindrome metabolica (MS) e i biomarcatori infiammatori sistemici nei pazienti affetti contemporaneamente da parodontite e MS. Come sottolineano i ricercatori, “l’obiettivo principale era valutare l’effetto del trattamento parodontale sui parametri cardiometabolici e sui marker infiammatori nei pazienti con sindrome metabolica”.

La ricerca, spiega il prof. Leonardo Trombelli ad Odontoiatria33, nasce dalla collaborazione tra SIdP e la Società Italiana di Medicina Interna (SIMI) e si inserisce in un progetto che ha come obiettivo quello di favorire la consapevolezza nei medici internisti e negli odontoiatri di una necessaria collaborazione tra le due figure professionali nel trattare i pazienti con queste criticità. Progetto nato sotto la spinta del past president SIdP Nicola Sforza, del past presidente SIMI Giorgio Sesti e coordinato dal prof. Trombelli, presidente eletto SIdP.

Tra il materiale divulgativo prodotto, un decalogo per il medico internista e l’odontoiatra che potete scaricare a questo link. 

Metodi utilizzati nella ricerca

Per rispondere a questo quesito, è stata condotta un’analisi rigorosa di studi clinici randomizzati (RCT) con follow-up di almeno 1 mese. Sono stati inclusi solo RCT che confrontavano un trattamento parodontale più intensivo (fase I e II, con o senza antibiotici sistemici) rispetto a trattamenti meno intensivi o all’assenza di trattamento. I parametri monitorati sono stati: trigliceridi, colesterolo HDL, glicemia a digiuno (FBG), emoglobina glicata (HbA1c), pressione arteriosa sistolica e diastolica (SBP, DBP), circonferenza vita (WC) e proteina C-reattiva (CRP)

Risultati principali: benefici misurati su glicemia e pressione

Quattro RCT, per un totale di 333 pazienti, hanno soddisfatto i criteri di inclusione.

L’analisi ha mostrato che:

Il trattamento parodontale intensivo ha determinato una riduzione statisticamente significativa della pressione arteriosa sistolica (SBP) sia a 3 che a 6 mesi, con una differenza media di −1,88 mmHg rispetto ai gruppi di controllo.

È emersa anche una riduzione significativa della glicemia a digiuno (FBG) a 6 mesi nei gruppi trattati più intensamente (differenza media di 0,61 mg/dL)Per altri parametri (DBP, HbA1c, HDL, TG, WC e CRP) non sono state rilevate differenze statisticamente significative tra trattamenti più o meno intensivi.

“Anche una riduzione apparentemente modesta della pressione sistolica -rilevano i ricercatori-, può tradursi in benefici clinici significativi sul rischio cardiovascolare”.

È noto, infatti, che una diminuzione di 2 mmHg della pressione sistolica comporta una riduzione stimata del 10% del rischio di mortalità per ictus.

Implicazioni cliniche

I risultati di questa revisione evidenziano l’importanza di integrare la salute parodontale nella gestione multidisciplinare dei pazienti con sindrome metabolica. “I dentisti possono svolgere un ruolo chiave come sentinelle del rischio cardiometabolico, segnalando pazienti a rischio e collaborando con i medici di medicina generale”, affermano gli Autori. La raccomandazione pratica è di sensibilizzare i pazienti con MS sull’importanza del trattamento parodontale regolare come supporto non farmacologico alla gestione dei fattori di rischio cardiovascolari.

Conclusioni

Pur con i limiti dovuti al numero contenuto di studi inclusi, questa revisione fornisce indicazioni incoraggianti sul ruolo del trattamento parodontale nel ridurre la pressione arteriosa sistolica e migliorare la glicemia nei pazienti con sindrome metabolica. “La promozione della salute orale dovrebbe diventare parte integrante della gestione dei fattori di rischio comuni”, concludono gli Autori.

Per approfondire (lavoro open access):

Effect of Periodontal Treatment on Metabolic Syndrome Parameters: A Systematic Review. Anna Simonelli, Filippo Citterio, Fabio Falcone, Francesco D'Aiuto, Nicola Marco Sforza, Salvatore Corrao, Giorgio Sesti, Leonardo Trombelli

Tratto da: Odontoiatria33, 04 luglio 2025


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