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Il tumore si previene anche a tavola

Data di pubblicazione: 12/05/2016

«Anche i troppi grassi e la poca frutta e verdura nuocciono gravemente alla salute e aumentano il rischio di tumore proprio come le sigarette». A puntare sulla prevenzione a tavola è Michele Carruba, direttore del Centro Studi e Ricerche sull'Obesità dell'Università di Milano, co-presidente del convegno nazionale di oncologi e nutrizionisti “Spazio Nutrizione” che si chiude oggi a Milano. Trecento esperti provenienti da tutta Italia per ricordare che il 30 per cento dei casi di cancro è originato da un’alimentazione squilibrata. «Le neoplasie più influenzate da quello che mangiamo e dai chili di troppo - spiega Carruba - sono al colon retto, mammella, pancreas, fegato, ovaio, rene, esofago, cervice e utero».

All’evento di Milano si sono affrontati anche altri aspetti del rapporto tra cibo e tumori. Una sessione è stata dedicata alla dieta per il paziente oncologico. «La malnutrizione interessa l’80 per cento dei malati - afferma Francesco Cognetti presidente della Fondazione Insieme contro il Cancro e relatore al convegno -. Il cancro indebolisce tutto il nostro organismo, provoca un calo dell’appetito e quindi anche della qualità e quantità dell’alimentazione. Esistono poi gli effetti collaterali delle cure che spesso interessano proprio l’apparato gastro-intestinale. La dieta durante la patologia neoplastica deve perciò essere adatta alla situazione clinica».

L’oncologo e il nutrizionista quindi hanno almeno due compiti da svolgere insieme: fare informazione, a partire dalle scuole,  sull’alimentazione corretta e aiutare i malati sottoposti a cure anti-tumorali a stare meglio. Un’alleanza preziosa per migliorare la salute di tutta la popolazione.

Tratto da: Healthdesk, 09 maggio 2016


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