Quando un medico o un operatore sanitario si trova “dall’altra parte”, perché diventa paziente, spesso entra in un mondo inaspettato di nuove - sgradevoli - sensazioni: spaesamento, paura, dolore, sofferenza e, spesso, sentire quelli che prima erano colleghi diventare ora estranei, distaccati, lontani da noi e dal nostro disagio. Ci si rende conto che gli interventi diagnostico-terapeutici, quand’anche di qualità ed efficaci, non bastano: si vorrebbe vivere, nelle cure, una condizione di accoglienza, di ascolto, di accompagnamento, di vicinanza.
Tuttavia, ciò si può realizzare solo quando gli operatori sono preparati e formati per curare il “malato”, piuttosto che la “malattia”, e per prestare attenzione alla persona malata nella sua “totalità”, fatta di diverse "dimensioni": organica, psicologica, relazionale, sociale.
Il convegno intende pertanto offrire - ad operatori, studenti e cittadini insieme - un’occasione per sottolineare l’importanza, attraverso un’adeguata preparazione e formazione, di mettere al centro la soggettività, il benessere e la dignità della persona malata, e della sua famiglia.
A cura del nostro: Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Brescia
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