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Diabete 1, con terapia ipolipemizzante cala il rischio cardiovascolare

Data di pubblicazione: 19/05/2016

Uno studio pubblicato su Diabetes Care, prima firmataria Christel Hero dell'Istituto di Medicina all'Università di Göteborg, Sahlgrenska University Hospital, in Svezia, dimostra che la terapia ipolipemizzante si associa a una riduzione del 22-44% del rischio di malattia cardiovascolare e di morte per cause cardiovascolari nelle persone con diabete di tipo 1 senza storia di malattia cardiovascolare, sottolineando l'importanza della prevenzione primaria con terapia ipolipemizzante. «I soggetti con diabete di tipo 1 hanno un'aspettativa di vita più breve rispetto alla popolazione generale non diabetica, e la comparsa precoce di malattie cardiovascolari è la causa principale dell'eccesso di morbilità e mortalità: nonostante i progressi nella gestione e nella terapia, gli ammalati di diabete di tipo 1 hanno un rischio significativamente maggiore della media di eventi cardiovascolari e di morte per cause cardiovascolari» spiega la ricercatrice. Partendo da questi presupposti gli autori dello studio hanno valutato l'effetto della terapia ipolipemizzante nella prevenzione primaria di malattia cardiovascolare e morte cardiovascolare nel diabete di tipo 1 usando i dati del National Diabetes Register svedese stimandone l'effetto nella coorte oggetto di studio stratificata in sottopopolazioni. «Abbiamo stimato il rischio di infarto miocardico acuto, di ictus, di malattia coronarica e cardiovascolare nonché di mortalità per tutte le cause in individui con e senza terapia ipolipemizzante utilizzando il metodo statistico della regressione di Cox» scrivono i ricercatori. Allo studio hanno preso parte 24.230 individui adulti con diabete di tipo 1 di lunga durata senza precedente storia di patologie cardiovascolari, seguiti fino al 31 dicembre 2012, con un follow-up medio durato sei anni. Di questi, 18.843 non sono stati trattati con terapia ipolipemizzante, mentre 5.387 ne hanno ricevuta una, costituita da statine nel 97% dei casi. «E i risultati ottenuti dimostrano che la terapia ipolipemizzante, pur senza aver potuto analizzare i dosaggi e il peso della riduzione delle Ldl, si associa comunque a un significativo calo del rischio di malattie e morte cardiovascolare» riprende Hero. E conclude: «Questo è il primo studio osservazionale che sottolinea l'importanza della terapia ipolipemizzante in prevenzione primaria per ridurre il rischio cardiovascolare nel diabete di tipo 1».

Diabetes Care 2016.doi:10.2337/dc15-2450

Tratto da: Doctor33, 19 maggio 2016


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