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Altezza protegge da diabete e cardiopatie, ma aumenta rischio cancro

Data di pubblicazione: 08/06/2016

Le persone risultano più alte rispetto al passato perché consumano più proteine animali

L'altezza protegge dal rischio di diabete di tipo 2 e cardiopatie, ma accresce le probabilità di sviluppare il cancro. Lo afferma, in uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet Diabetes & Endocrinology, un team tedesco-statunitense coordinato da Norbert Stefan, della University Hospital Tübingen di Tübingen (Germania), e da Matthias Schulze, del German Institute of Human Nutrition Potsdam-Rehbruecke di Nuthetal (Germania). Secondo gli esperti, alla base dell'aumento dell'altezza della popolazione mondiale ci sarebbe il maggior consumo di proteine di origine animale.

Gli scienziati hanno constatato che negli ultimi decenni le persone di tutto il mondo sono cresciute in altezza. Lo dimostra il fatto che, quasi sempre, i figli risultano più alti dei loro genitori. Il maggiore incremento è stato osservato nei Paesi Bassi: gli uomini olandesi risultano circa 20 cm più alti di quanto lo fossero 150 anni fa. Nel paese, evidenziano i ricercatori, si riscontra anche il più alto consumo pro-capite al mondo di latte e prodotti lattiero-caseari.

I ricercatori hanno anche rilevato che le persone alte, rispetto a quelle basse, hanno minori probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2. Tuttavia, corrono un rischio più elevato di cancro. “I dati epidemiologici dimostrano che ogni 6,5 cm di altezza, il rischio di mortalità cardiovascolare diminuisce del 6% - osserva Matthias Schulze -. Al contrario, il pericolo di mortalità per cancro aumenta del 4%”.

L'incremento dell'altezza media della popolazione sarebbe dovuto, secondo gli autori, al fatto che, rispetto al passato, le persone consumano una maggiore quantità di cibi ricchi di proteine animali.  Questo influenzerebbe le diverse fasi dello sviluppo di un individuo. Già all'interno del grembo materno, infatti, il regime alimentare seguito dalla mamma potrebbe influire sulla formazione dei fattori di crescita insulino-simili, che contrastano l'insulino-resistenza. Se la dieta materna è ricca di proteine animali, pertanto, il bambino potrebbe sviluppare un sistema che rende l'organismo più sensibile all'azione dell'insulina, influenzando positivamente il metabolismo lipidico. “I nostri dati dimostrano che le persone alte sono più sensibili all'insulina e hanno una minore presenza di grasso nel fegato – spiega Norbert Stefan -. Questo spiega perché corrono un minor rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2”.

La maggiore attivazione dei fattori di crescita insulino-simili, tuttavia, potrebbe anche aumentare il rischio di cancro. In particolare, potrebbe favorire lo sviluppo del tumore al seno, al colon e alla pelle, perché comporterebbe l'attivazione permanente della crescita cellulare. Di conseguenza, se da una parte l'altezza protegge dal rischio di malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2, dall'altra espone al pericolo di sviluppare il cancro.

Gli esperti invitano, quindi, i medici a prendere in considerazione il fatto che le persone alte, anche se raramente sono colpite da disturbi cardiaci o metabolici, risultano maggiormente esposte al rischio di cancro. Inoltre, ritengono che potrebbe essere indicato nelle donne incinte, nei bambini e negli adolescenti limitare l'introito dei prodotti lattiero-caseari e delle proteine animali, in modo da ridurre il rischio di cancro.

Tratto da: Il Sole, Nadia Comerci, 08 giugno 2016


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