Apnea ostruttiva del sonno: una comorbiditā trascurata nei pazienti con diabete
Uno studio internazionale ha approfondito il forte legame tra OSA e T2DM, evidenziando l'importanza di un approccio di gestione integrato.
Sempre più evidente la correlazione tra l’Obstructive Sleep Apnea (OSA) ed il Diabete Mellito Tipo 2. A sottolinearlo è la ricerca condotta dal gruppo dell’Università dell'Indonesia - Ospedale Cipto Mangunkusumo di Jakarta che ha approfondito l'interazione tra l'apnea ostruttiva del sonno (OSA) e il diabete mellito di tipo 2 (T2DM) in particolare come su come l'OSA determini un aggravamento della resistenza all'insulina e disturbi il metabolismo del glucosio.
I ricercatori hanno esaminato la prevalenza dell'OSA nei pazienti diabetici sottolineando l'importanza di una gestione completa, inclusi il controllo del peso e la terapia con pressione positiva delle vie aeree. Vengono inoltre proposti approcci integrati per migliorare i risultati per i pazienti con T2DM e OSA, sottolineando la necessità di riconoscere e affrontare l'OSA nella cura del diabete per garantire un trattamento più efficace e risultati migliori.
Dal punto di vista Fisiopatologico si è dimostrato un'associazione indipendente tra la gravità dell'OSA e la resistenza all'insulina in individui senza T2DM.
Esperimenti su volontari sani hanno evidenziato che l'ipossia intermittente (IH) riduce significativamente la sensibilità all'insulina, senza un aumento compensatorio nella sua secrezione. Anche la frammentazione del sonno, che interrompe il sonno non-REM, ha mostrato effetti negativi sulla sensibilità all'insulina. Le meccaniche che collegano l'OSA alla disfunzione del metabolismo del glucosio non sono ancora completamente chiare, ma coinvolgono l'attività del sistema nervoso simpatico, che aumenta nei pazienti con OSA e viene attenuata dalla terapia CPAP. Questo aumento del tono simpatico influisce negativamente sulla regolazione ormonale e sull'omeostasi del glucosio, inibendo la secrezione di insulina e aumentando la produzione epatica di glucosio. Inoltre, l'iperattività simpatica e il ritiro parasimpatico sono mediatori chiave dell'impatto negativo dell'OSA sulla tolleranza al glucosio. La ricerca sottolinea che questa interazione negativa genera complicanze come: problemi macrovascolari, neuropatia diabetica, nefropatia diabetica, Retinopatia Diabetica.
La gestione del peso è cruciale per i pazienti con T2DM e OSA, data l'alta incidenza di sovrappeso e obesità in questi individui. La perdita di peso può migliorare significativamente entrambe le condizioni. Interventi efficaci includono modifiche dello stile di vita, farmaci per la perdita di peso e chirurgia bariatrica.
Lo studio Sleep AHEAD ha mostrato che interventi sullo stile di vita hanno portato a una significativa perdita di peso e a una riduzione dell'AHI dopo un anno. L'esercizio fisico ha dimostrato di ridurre la prevalenza di OSA, con effetti dose-dipendenti. Un altro studio ha confermato che interventi intensivi sullo stile di vita possono ridurre la gravità dell'OSA e migliorare il controllo glicemico. La chirurgia bariatrica è efficace nel trattamento dell'obesità e dell'OSA, con alti tassi di remissione dell'OSA dopo interventi chirurgici. La terapia con PAP (pressione positiva delle vie aeree) è il trattamento principale per l'OSA, e l'aderenza al trattamento influisce sulla sua efficacia. Sebbene studi recenti abbiano mostrato risultati misti riguardo ai benefici della CPAP sul controllo glicemico, ci sono segnali promettenti riguardo alla riduzione della variabilità glicemica e dei livelli di glucosio post-prandiali. In futuro, l'intelligenza artificiale potrebbe migliorare la gestione dell'OSA, rendendo le strategie di trattamento più personalizzate.
È essenziale riconoscere e trattare l'OSA nei pazienti con T2DM, integrando strategie come screening regolare, gestione del peso e terapia PAP per migliorare la qualità della vita. In conclusione si sottolinea il forte legame tra OSA e T2DM, evidenziando l'importanza di un approccio di gestione integrato. È fondamentale riconoscere e trattare l'OSA nei pazienti diabetici, poiché ciò influisce sulla resistenza all'insulina e sugli esiti del diabete. Una gestione efficace deve includere screening regolari per l'OSA, oltre a interventi personalizzati come la gestione del peso e la terapia con PAP. La ricerca futura è necessaria per ottimizzare i protocolli di trattamento e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Tratto da: Odontoiatria33, Fabio Gatti, 20 settembre 2024