Longevità e dieta: i cibi migliori per vivere più a lungo, e quelli da evitare
Una nuova ricerca rivela come le scelte alimentari influenzino la durata della vita: alimenti ricchi di nutrienti come frutta secca (in particolare, noci) e cereali integrali riducono il rischio di mortalità, mentre un consumo eccessivo di carne rossa e bevande zuccherate può diminuire la longevità. Lo studio, pubblicato sulla rivista Advances in Nutrition, esamina come il consumo di diversi tipi di cibi impatti il rischio di mortalità generale.
L'alimentazione gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo di diverse malattie non trasmissibili, responsabili complessivamente di oltre il 66% di tutti i decessi a livello globale. La relazione tra dieta e longevità è mediata da vari fattori metabolici e cardiovascolari, tra cui ipertensione, iperglicemia, un profilo lipidico del sangue anormale e un elevato indice di massa corporea (BMI).
Protezione contro malattie e mortalità
Alcuni cibi, grazie all'attività dei loro composti biochimici, offrono protezione contro malattie e mortalità. Tra questi gruppi alimentari ci sono le noci, ricche di grassi salutari, proteine e composti bioattivi, e frutta e verdura, alte in vitamine essenziali, fitochimici e fibre alimentari. Al contrario, il consumo eccessivo di alimenti ricchi di grassi saturi e carboidrati raffinati può aumentare il rischio di mortalità e lo sviluppo del diabete mellito di tipo 2.
Nell'ambito dello studio, sono state esaminate 41 ricerche per identificare eventuali distorsioni nei risultati. Di queste, 18 sono state valutate di alta qualità, indicando affidabilità elevata; 8 di qualità moderata, che suggerisce una certa affidabilità ma con potenziali limitazioni; 5 di bassa qualità, implicando una affidabilità limitata, mentre altre 10 ricerche sono state giudicate di qualità critica, il che le rende poco affidabili per determinare effetti concreti.
Gli studi inclusi hanno principalmente valutato l'impatto di diversi gruppi alimentari sul rischio di mortalità generale, determinando le loro relazioni dose-risposta. I gruppi alimentari considerati per l'analisi includevano cereali raffinati e integrali, frutta, verdura, noci, legumi, pesce e prodotti ittici, uova, latte e prodotti lattiero-caseari, carne e prodotti a base di carne, bevande zuccherate e zuccheri aggiunti. Un maggior consumo di noci, cereali integrali, frutta, verdura e pesce è stato associato a un minore rischio di mortalità, mentre un aumento dell'assunzione di carne rossa, sia lavorata che non, e bevande zuccherate è stato associato a un maggior rischio di mortalità per tutte le cause. Un consumo maggiore di legumi e carne bianca è stato più frequentemente associato a una minore mortalità, mentre un aumento non significativo del rischio di mortalità è stato attribuito a zuccheri aggiunti, uova e cereali raffinati.
Legame tra prodotti lattiero-caseari e cereali raffinati e il rischio di mortalità
Nello studio esaminato, i ricercatori hanno investigato anche il legame tra il consumo di prodotti lattiero-caseari e di cereali raffinati e il rischio di mortalità. Tuttavia, i risultati non hanno fornito conclusioni definitive: non è stato possibile stabilire un'associazione chiara e diretta tra questi alimenti e un aumento o una diminuzione del rischio di mortalità. Questa incertezza suggerisce la necessità di ulteriori ricerche per comprendere meglio come questi gruppi alimentari possano influenzare la salute a lungo termine. Invece, noci, cereali integrali, frutta, verdura e pesce sono fonti ricche di molti nutrienti essenziali, tra cui vitamine, minerali, fibre alimentari, antiossidanti, composti bioattivi e grassi salutari. Questi nutrienti sono cruciali per ridurre l'infiammazione e lo stress ossidativo, migliorare il metabolismo e le funzioni endoteliali e prevenire malattie croniche, inclusi malattie cardiovascolari e metaboliche, oltre ad alcuni tipi di cancro. In contrasto, carne rossa lavorata e non e bevande zuccherate sono alte in grassi saturi e zuccheri raffinati, entrambi i quali aumentano l'infiammazione, lo stress ossidativo e la resistenza all'insulina. L'infiammazione cronica e lo stress ossidativo sono fattori di rischio chiave per varie malattie croniche, sottolineando così perché questi alimenti sono associati a un maggiore rischio di mortalità.
I risultati dello studio presentano alcune limitazioni, come la variazione nella qualità delle ricerche analizzate e l'inconcludenza di alcuni dati. Queste incertezze evidenziano la necessità di ulteriori studi più dettagliati, che esaminino le sottocategorie specifiche all'interno di ogni gruppo alimentare. Ulteriori ricerche potrebbero offrire spunti preziosi sull'effetto benefico di specifici alimenti, come diversi tipi di frutta, verdura, carni e cereali. Attraverso fattori come i metodi di preparazione degli alimenti e il contesto dietetico e culturale in cui vengono consumati, sarà possibile comprendere meglio come questi elementi influenzino la salute generale.
Fonte:
https://www.news-medical.net/news/20250219/Eat-this-not-that-The-best-(and-worst)-foods-for-longevity.aspx
https://advances.nutrition.org/article/S2161-8313(25)00029-8/fulltext
Tratto da: Farmacista33, Cristoforo Zervos, 14 marzo 2025