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Settimana mondiale del cervello: un decalogo per la salute mentale

Nella settimana mondiale del cervello 2025 che si celebra dal 10 al 16 marzo, la Società Italiana di Neurologia fa il punto sulla Strategia italiana per la salute del cervello 2024-2031 e lancia l’Alleanza italiana per la salute del cervello

Dieci raccomandazioni pratiche per mantenere il cervello in salute: sono quelle presentate mercoledì 12 marzo a Roma dalla Società italiana di neurologia (Sin), in occasione della Settimana mondiale del cervello 2025 che si celebra dal 10 al 16 marzo.

L’evento è stato anche l’occasione per fare il punto sulla Strategia italiana per la salute del cervello 2024-2031 e lanciare l’Alleanza italiana per la salute del cervello, un’organizzazione strutturata a firma "One Brain One Health" e “Italian Brain Health Strategy”, a conferma di un impegno condiviso sul piano nazionale e internazionale.

A un anno dalla presentazione del Manifesto “One Brain, one Health”, il Decalogo per la salute del cervello include consigli su attività fisica, alimentazione, sonno, stimolazione mentale, gestione dello stress, vita sociale, prevenzione dei traumi, salute cardiovascolare, evitamento di sostanze dannose e supporto alla salute mentale. Tutto questo per far fronte a numeri che preoccupano: secondo uno studio pubblicato su The Lancet Neurology con il contributo dell’Organizzazione mondiale della sanità quasi tre miliardi e mezzo di persone in tutto il mondo (cioè il 43% della popolazione mondiale) convivono con una condizione neurologica, in primis ictus, encefalopatia neonatale, emicrania cronica, demenza, neuropatia, meningite, epilessia, complicazioni neurologiche da parto pretermine, disturbo dello spettro autistico e tumori del sistema nervoso centrale. In Italia si stima che oltre il 10% delle famiglie abbia una persona che soffre di malattie neuropsichiatriche, con un costo totale stimato di circa 87 miliardi di euro all'anno.

«Il primo anno della Strategia italiana per la salute del cervello – osserva  Alessandro Padovani, presidente Sin - ha segnato un importante passo avanti nella promozione del benessere cerebrale. Riteniamo che le malattie del cervello abbiano lo stesso diritto di protezione e cura durante tutto l’arco della vita. E questo a prescindere che si tratti di patologie psichiatriche, neurologiche o neurochirurgiche, croniche o acute, dettate o meno da condizioni relazionali o psicologiche perché la salute del cervello è strettamente connessa alla salute nella sua accezione più ampia e globale, che include le persone, le comunità, gli animali, l’ambiente. La creazione della nuova Alleanza per la salute del cervello e la registrazione dei marchi “One Brain One Health” e “Italian Brain Health Strategy” sono testimonianze del nostro impegno condiviso a livello nazionale e internazionale. Il decalogo che presentiamo oggi – aggiunge - è uno strumento fondamentale per sensibilizzare la popolazione sull'importanza di prendersi cura del proprio cervello allo scopo di garantire un futuro migliore per sé stessi e per la società».

In occasione della presentazione del Decalogo è stata anche lanciata l’Alleanza italiana per la salute del cervello, un’organizzazione che vede la presenza di esponenti dei ministeri della Salute e dell'Università, dell'Istituto superiore di sanità e del Parlamento allo scopo di mettere in atto strategie e nuove iniziative per l'integrazione tra salute neurologica e mentale, contribuendo così a costruire una società più consapevole e attenta al benessere cerebrale.

Cosa prevede, in sintesi, il decalogo Sin:

    1. Attività fisica regolare: L'esercizio migliora il flusso sanguigno cerebrale, riduce l'infiammazione e promuove la plasticità neuronale;

    2. Dieta salutare: La dieta mediterranea, ricca di verdure, frutti di bosco, frutta secca, cereali integrali e grassi sani, supporta la funzione cognitiva;

    3. Sonno di qualità: Dormire 7-9 ore a notte aiuta la memoria e la plasticità cerebrale, oltre che a mantenere una routine regolare;

    4. Stimolazione mentale: Attività mentali costanti e l'acquisizione di nuove abilità rafforzano la riserva cognitiva. Leggere, imparare nuove lingue, suonare strumenti musicali e ascoltare musica sono attività consigliate;

    5. Gestione dello stress: Lo stress cronico può danneggiare l'ippocampo e influenzare il sistema immunitario. Tecniche come meditazione, mindfulness, yoga e respirazione profonda aiutano a regolare le risposte allo stress;

    6. Vita sociale attiva: Le interazioni sociali stimolano la funzione cognitiva ed emotiva;

    7. Prevenzione dei traumi cranici: Indossare il casco in situazioni pericolose e adottare misure per prevenire le cadute;

    8. Salute cardiovascolare, uditiva e visiva: Ipertensione, diabete, obesità e colesterolo alto possono danneggiare il cervello. Disturbi della vista e dell'udito possono avere un impatto negativo, soprattutto negli anziani;

    9. Evitare sostanze dannose: Limitare l'assunzione di alcol, evitare sigarette, droghe e inquinamento atmosferico;

    10. Salute mentale: La depressione e l'ansia sono fattori di rischio per il declino cognitivo. Cercare supporto professionale se necessario.

Tratto da: Healthdesk, 17 marzo 2025