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Diabete di tipo 1, somministrazione automatizzata di insulina potenziale terapia di prima linea per adulti e bambini

I pazienti con diabete di tipo 1 che hanno iniziato la somministrazione automatizzata di insulina hanno ottenuto livelli di emoglobina glicata significativamente più bassi e un time-in-range più elevato dopo 13 settimane rispetto a quelli trattati con più iniezioni giornaliere di insulina, secondo un relazione tenutasi all’International Conference on Advanced Technologies & Treatments for Diabetes (ATTD) 2025.

«Nella maggior parte dei paesi lo standard di cura per il diabete di tipo 1 rimane quello delle iniezioni multiple giornaliere di insulina» ha affermato la relatrice Emma Wilmot, professore associato clinico in diabete ed endocrinologia, facoltà di medicina e scienze della salute presso l'Università di Nottingham, diabetologa consulente presso gli ospedali universitari di Derby e Burton NHS nel Regno Unito e fondatrice del Diabetes Technology Network UK.

«Nonostante l'aggiunta del monitoraggio continuo del glucosio, sappiamo che questo regime terapeutico non è sufficiente per portare le persone a un livello di glicemia tale da prevenire le complicanze a lungo termine» ha continuato. «Sappiamo anche che sono disponibili pochi dati sui pazienti che passano dalle iniezioni multiple giornaliere alla somministrazione automatizzata di insulina con glicemia subottimale».

Uno studio su adulti e bambini con diabete di tipo 1

Lo studio randomizzato e controllato RADIANT ha arruolato 188 bambini e adulti di età compresa tra 4 e 70 anni con diabete di tipo 1 da almeno 1 anno e che gestivano la malattia senza raggiungere i livelli glicemici corretti con iniezioni multiple giornaliere di insulina in abbinamento a un sistema CGM di monitoraggio del glucosio per almeno 3 mesi prima dell'arruolamento. I partecipanti sono stati reclutati da 19 centri nel Regno Unito, in Francia e in Belgio.

I pazienti sono stati assegnati in modo casuale in rapporto 2:1 a utilizzare un sistema di somministrazione automatizzata di insulina (Omnipod 5, autorizzato dalla FDA per bambini e adulti con diabete di tipo 1 e adulti con diabete di tipo 2) oppure a continuare con il loro regime insulinico per 14 giorni.

Riduzione dell’emoglobina glicata dopo 13 settimane

La coorte di studio era costituita per il 58% da bambini di età compresa tra 4 e 17 anni. Nel complesso 125 partecipanti utilizzavano la somministrazione automatizzata di insulina e 63 sono stati assegnati a ricevere iniezioni multiple giornaliere più un dispositivo CGM.

Entrambi i gruppi avevano valori medi di emoglobina glicata (HbA1c) dell'8,1% al basale. Dopo 13 settimane il gruppo di somministrazione automatizzata di insulina aveva una HbA1c del 7,2%, significativamente più bassa rispetto all'8% negli utilizzatori di più iniezioni giornaliere (P<0,0001).

Sono stati osservati benefici glicemici sia nei bambini che negli adulti. Negli adulti che utilizzavano la somministrazione automatizzata di insulina la HbA1c si è ridotta dall'8,3% al basale al 7,3% a 13 settimane, in confronto a un calo dall'8,2% al basale all'8,1% a 13 settimane negli adulti trattati con più iniezioni giornaliere (P<0,0001).

Tra i bambini di età compresa tra 4 e 17 anni, la somministrazione automatizzata di insulina ha ridotto la HbA1c dall'8% al basale al 7,1% a 13 settimane, rispetto a una diminuzione dall'8,1% al basale al 7,9% a 13 settimane in quelli sottoposti a più iniezioni giornaliere.

In 95 partecipanti con una HbA1c basale di almeno l'8%, con la somministrazione automatizzata di insulina il valore medio è passato dall'8,7% basale al 7,4% a 13 settimane, mentre nel gruppo con iniezione giornaliera multipla si è ridotto dall'8,6% all'8,4% (P<0,0001).

Miglioramento del time-in-range

A 13 settimane, i pazienti che utilizzavano la somministrazione automatizzata di insulina avevano un maggiore time-in-range (glucosio compreso tra 70 e 180 mg/dl) rispetto al gruppo con iniezione giornaliera multipla (65% vs 43%, P<0,0001), un aumento simile negli adulti e nei bambini.

Il gruppo con somministrazione automatizzata di insulina aveva un tempo in iperglicemia (glucosio >180 mg/dl) del 32% a 13 settimane rispetto al 54% per la coorte con iniezione giornaliera multipla. Il tempo trascorso in ipoglicemia (glucosio <70 mg/dl) è stato simile tra i due gruppi (rispettivamente 2,56% vs 2,27%. Non sono stati segnalati casi di ipoglicemia grave o chetoacidosi diabetica in entrambi i gruppi.

«L'esperienza RADIANT ci ha mostrato che è stato facile implementare la somministrazione automatizzata di insulina in pazienti mai trattati con la pompa, con risultati molto buoni» ha affermato uno degli autori dello studio Hélène Hanaire, professoressa e responsabile del Department of Diabetology, Metabolic Diseases and Nutrition presso l'Ospedale Universitario di Tolosa in Francia. «Ci incoraggia a perseguire un passaggio diretto da più iniezioni giornaliere alla somministrazione automatizzata di insulina in modo che i pazienti possano ricevere immediatamente questi evidenti benefici, senza dover trascorrere un lungo periodo di trattamento con la pompa manuale».

«Questi risultati consolidano il sistema di somministrazione automatizzata di insulina (Omnipod 5) come terapia di prima linea fondamentale sia per gli adulti che per i bambini con diabete di tipo 1, indipendentemente dalla terapia precedente» ha concluso la relatrice.

Referenze

Wilmot EG et al. Efficacy of the Omnipod 5 automated insulin delivery (AID) system compared with multiple daily injections in type 1 diabetes: A multinational randomized controlled trial (RADIANT). Presented at: International Conference on Advanced Technologies & Treatments for Diabetes; March 19-22, 2025; Amsterdam (hybrid meeting).

Tratto da: Pharmastar, Davide Cavaleri, 07 aprile 2025