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Controllo glicemico, Regione Lombardia: a breve dispositivi innovativi distribuiti nelle farmacie

Regione Lombardia introduce la distribuzione in farmacia dei dispositivi innovativi per il monitoraggio della glicemia, puntando su prossimità, semplificazione e un modello integrato di cura per oltre 560 mila persone con diabete.

Con l’intento di semplificare la gestione della terapia del diabete la Regione Lombardia ha dato seguito a un ordine del giorno del Consiglio regionale dello scorso anno prevendendo la distribuzione in farmacia dei nuovi dispositivi, Flash Glucose Monitoring e Continuos Glucose Monitoring per il monitoraggio della glicemia. Il progetto partirà a breve secondo quanto comunicato dalla Direzione Generale Welfare della Regione e a guidarlo è il concetto di prossimità

Approccio integrato al diabete. Mmg, specialisti, farmacisti e pazienti

In Lombardia ci sono oltre 560 mila persone affette da diabete, è la regione italiana con il più alto numero assoluto di pazienti: uno su sette a livello nazionale vive infatti in questo territorio. Nella sola città di Milano, secondo i dati dell’ATS Città Metropolitana, sono più di 180 mila i cittadini con una diagnosi di diabete, a cui si aggiungono circa 60 mila persone che, secondo le stime, ne sarebbero affette senza saperlo. Questo scenario epidemiologico ha portato a una revisione dell’organizzazione sanitaria territoriale dedicata alla gestione del diabete, puntando su un modello integrato che coinvolga in modo coordinato tutti gli attori del percorso di cura. I medici di medicina generale, primo punto di riferimento per i pazienti saranno come previsto dalla delibera regionale XII/1827 del 31 gennaio 2024, anche prescrittori delle tecnologie innovative per il monitoraggio della glicemia. A loro si affiancano gli specialisti, responsabili di sovraintendere e orientare i percorsi terapeutici, con l’obiettivo di ridurre il rischio di complicanze. Fondamentale è anche il ruolo dei farmacisti del territorio, attori chiave di un’assistenza fondata sulla prossimità e sull’accessibilità. Completano il quadro le associazioni delle persone con diabete, che operano in sinergia con il sistema sanitario per diffondere conoscenze, promuovere l’innovazione e rafforzare la consapevolezza tra i pazienti.

Nell’ambito della ridefinizione degli aspetti organizzativi che caratterizzano la gestione della patologia diabetica, un ruolo centrale spetta anche alla telemedicina che può contribuire in modo determinante nel semplificare l’acquisizione dei dati e nel rendere più agevole e ordinato l’accesso alle strutture sanitarie, oltre che nel semplificare la relazione medico-paziente, attraverso un ampio uso della tecnologia che permette già da oggi il telemonitoraggio e la presa in carico da remoto.

Efficientare l'assistenza ai pazienti diabetici puntando sulla prossimità

“L’efficientamento dell’assistenza sanitaria deve essere orientato in tutte le direzioni – ha dichiarato Marco Alparone, Assessore al Bilancio e Finanza della regione Lombardia– e in questa logica, le scelte politiche devono attribuire priorità, oltre che alla sostenibilità della spesa sanitaria, anche all’ all’identificazione di soluzioni organizzative e gestionali capaci di semplificare la quotidianità dei pazienti, come ad esempio quelli diabetici, che hanno diritto di accedere con facilità non solo alle terapie per il contrasto della patologia ma anche agli strumenti che ne consentono il controllo”.

Nell’accesso semplificato, concepito sulla base di criteri di prossimità e capillarità, ai nuovi dispositivi per il controllo dei livelli glicemici, il ruolo dei farmacisti di prossimità è cruciale.

 “La gestione di una patologia cronica di grande impatto sociosanitario come il diabete necessita di un modello organizzativo che punti sulla prossimità per semplificare la quotidianità del paziente e migliorare la sua qualità di vita, ma anche come elemento di efficienza per il servizio sanitario – ha detto Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI) – La scelta di Regione Lombardia di introdurre la distribuzione per conto dei dispositivi medici per il monitoraggio della glicemia evidenzia il valore dell’apporto dei farmacisti di comunità nell’accompagnare il paziente cronico nel percorso di cura. La capillarità e il nostro essere sempre presenti sul territorio – ha proseguito il presidente FOFI – non solo facilita l’accesso all’assistenza, ma si combina con la relazione di fiducia con il paziente che permette al farmacista di attuare un approccio proattivo alla salute che abbraccia l’educazione sanitaria e il sostegno all’aderenza terapeutica, tutti elementi chiave per un buon controllo del diabete e per la prevenzione delle complicanze e, dunque, per il contenimento della spesa sanitaria”.

Tratto da: Farmacista33, 30 aprile 2025