Riduzione del rischio di tumori correlati all'obesitā con gli agonisti del recettore GLP-1
I pazienti con diabete e obesità trattati con agonisti del recettore del glucagon-like peptide-1 presentano un rischio ridotto di tumori correlati all'obesità rispetto a quelli in terapia con inibitori della dipeptidil peptidasi-4.
I pazienti con diabete e obesità trattati con agonisti del recettore del glucagon-like peptide-1 (GLP-1 RA) presentano un rischio ridotto di tumori correlati all'obesità rispetto a quelli in terapia con inibitori della dipeptidil peptidasi-4 (DPP-4i), secondo uno studio presentato a Chicago, nel corso del congresso annuale dell'American Society of Clinical Oncology (ASCO).
Considerando che l'obesità rappresenta un fattore di rischio rilevante per lo sviluppo di neoplasie, un gruppo di ricercatori guidato da Lucas A. Mavromatis, della NYU Grossman School of Medicine di New York, ha esaminato l'effetto dei GLP-1 RA sul rischio di tumori correlati all'obesità in pazienti con diabete e obesità, confrontandolo con quello dei DPP-4i, caratterizzati da assenza di effetti significativi sulla variazione ponderale.
L'analisi ha incluso dati relativi a 85.015 adulti con un indice di massa corporea (BMI) pari o superiore a 30 kg/m² e diagnosi di diabete, che avevano iniziato il trattamento con GLP-1 RA o DPP-4i tra il 2013 e il 2023. Per garantire un confronto equilibrato, i pazienti trattati con GLP-1 RA sono stati abbinati a quelli in terapia con DPP-4i in base al punteggio di propensione (matching 1:1).
L'uso dei GLP-1 RA, rispetto a quello degli inibitori dei DPP-4i, è risultato associato a una riduzione del rischio di tumori correlati all'obesità e della mortalità per tutte le cause a un follow-up medio di 3,9 anni, con hazard ratio aggiustati di 0,93 e 0,92, rispettivamente. In particolare, è stata osservata una correlazione protettiva tra la terapia con GLP-1 RA e la riduzione dell'incidenza di tumori del colon e del retto.
«I nostri dati suggeriscono che i GLP-1RA potrebbero contribuire, seppur in misura modesta, a ridurre il rischio di sviluppare alcuni tumori, in particolare quelli del colon e del retto, oltre ad abbassare la mortalità per tutte le cause» ha dichiarato Mavromatis. «Questi risultati sono incoraggianti, ma saranno necessari ulteriori studi per confermare una relazione causale».
Tratto da: Doctor33 Diabetologia, 10 giugno 2025