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Diabete di tipo 1, nei giovani protezione renale con inibitore SGLT2 a basso dosaggio

Negli adolescenti con diabete di tipo 1, l’aggiunta all'insulina dell’SGLT2 inibitore dapagliflozin a basso dosaggio ha migliorato la funzionalità renale e il controllo glicemico, secondo quanto rilevato dallo studio clinico ATTEMPT presentato al congresso 2025 dell'American Diabetes Association (ADA).

Uno dei primi segni di complicanze renali nel diabete è un aumento della velocità di filtrazione glomerulare (GFR), noto come iperfiltrazione, e l'adolescenza è tipicamente un periodo in cui la GFR è elevata a causa dello stress renale.

«È importante intervenire precocemente per rallentare o migliorare il tasso di declino renale con l'avanzare dell'età» ha affermato il relatore Farid Mahmud dell'Università di Toronto in Canada, sottolineando che il 50% dei pazienti con diabete di tipo 1 sviluppa una malattia renale cronica in età adulta.

Diversi SGLT2 inibitori sono approvati per il diabete di tipo 2 e hanno già dimostrato di avere effetti protettivi renali in questo contesto. Dapagliflozin ed empagliflozin sono approvati anche per ridurre il rischio di progressione della malattia renale cronica, indipendentemente dallo stato del diabete. Tuttavia, nessun farmaco della classe è approvato per il diabete di tipo 1 a causa di problemi di sicurezza, in particolare un aumento del rischio di ipoglicemia e chetoacidosi diabetica, soprattutto a dosi più elevate.

Valutazione di dapagliflozin a basso dosaggio in aggiunta alla terapia insulinica

Lo studio in doppio cieco ATTEMPT (Adolescent Type 1 Diabetes Treatment with SGLT2i for Hyperglycemia and Hyperfiltration) ha coinvolto 98 adolescenti con diabete di tipo 1 da almeno 12 mesi, di età compresa tra 12 e 21 anni. I pazienti sono stati randomizzati a ricevere l’SGLT2 inibitore dapagliflozin per via orale una volta al giorno alla dose di 5 mg, la metà della dose giornaliera raccomandata di 10 mg, oppure placebo.

All'inizio, tutti i partecipanti erano sottoposti a iniezioni giornaliere di insulina o terapia con microinfusore, con una dose giornaliera totale minima di insulina ≥0,6 unità/kg/die. L'emoglobina glicata (HbA1c) al basale era compresa tra il 7 e il 10%. Alcuni criteri di esclusione erano il diabete di tipo 2, un BMI superiore al 99,9° percentile o la chetoacidosi diabetica entro 90 giorni dallo screening.

Protezione renale e riduzione dell’emoglobina glicata

Il trattamento a basso dosaggio con dapagliflozin ha mostrato un effetto protettivo renale rispetto al placebo, con un’attenuazione significativa della velocità di filtrazione glomerulare. «Non abbiamo valutato la stima della filtrazione glomerulare, ma abbiamo effettuato misurazioni dirette, che sono più invasive ma sono molto più accurate per valutare la funzionalità renale» ha fatto presente Mahmud.

Inoltre il trattamento con dapagliflozin, in aggiunta alla terapia insulinica, ha prodotto una riduzione significativa della HbA1c (0,48%) in un periodo di 22 settimane rispetto al placebo (P=0,001).

Nello studio si è verificato un solo caso di chetoacidosi diabetica nel gruppo dapagliflozin, di grado lieve. Non sono state rilevate differenze nelle infezioni del tratto genitourinario, un evento avverso noto con questa classe di farmaci.

Anche se i tassi complessivi di chetoacidosi diabetica sono stati bassi, si sono verificati 106 eventi con livelli di chetoni nel sangue di almeno 0,6 mmol/l nel gruppo dapagliflozin rispetto a 62 eventi nel gruppo placebo (P<0,001). «Abbiamo osservato chetosi in entrambi i gruppi perché questi sono pazienti affetti da diabete di tipo 1» ha fatto presente il relatore, sottolineando l'importanza di strategie di mitigazione del rischio di chetoacidosi diabetica incentrate sul paziente.

«Questo studio ci fornisce un quadro di riferimento davvero importante per la valutazione di risultati fisiologici, metabolici e clinicamente rilevanti, incentrati sul paziente, quando consideriamo terapie aggiuntive in aggiunta all'insulina per ottimizzare la gestione nei giovani con diabete di tipo 1» ha concluso Mahmud.

Referenze

Mahmud FH et al. Use of SGLT2i in youth with type 1 diabetes -- results from ATTEMPT (the adolescent type 1 diabetes treatment with SGLT2i for hyperglycemia & hyperfiltration trial). ADA 2024.

Tratto da: Pharmastar, Davide Cavaleri, 10 luglio 2025