5permille
5x1000
A te non costa nulla, per noi č importante!
C.F. 98152160176

Obesitā: il rischio si valuta giā dai 10 anni di etā

È possibile prevedere chi soffrirà di obesità già da bambini. A suggerirlo è uno studio italo-americano, secondo cui alcuni bambini di dieci anni di età hanno, per predisposizione genetica, un metabolismo “risparmiatore”.

Chi soffrirà di obesità? Lo si potrebbe capire già da bambini, e più precisamente dai 10 anni di età. A dimostrarlo sono stati i ricercatori dell’Università di Pisa e dello statunitense National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases, secondo i quali sarebbe possibile individuare così precocemente il rischio di soffrire di obesità per il fatto che alcuni bambini hanno, per predisposizione genetica, un metabolismo “risparmiatore”. Lo studio è stato pubblicato sulle pagine di Metabolism Clinical and Experimental.

OBESITÀ E METABOLISMO RISPARMIATORE

Il metabolismo “risparmiatore” è una condizione fisiologica per cui il dispendio energetico di un individuo, che dipende in larga parte dalla composizione corporea (e in particolare, dalla massa magra), dall’età e dal sesso, risulta inferiore rispetto a quello “normale”. In altre parole, le persone che hanno un metabolismo “risparmiatore” consumano meno calorie di quelle che dovrebbero consumare per le loro caratteristiche fisiche.

“Il risultato importante di questa ricerca è la dimostrazione che alcuni bambini hanno un ridotto metabolismo il che è probabilmente dovuto ad una predisposizione genetica”, ha commentato il coordinatore dell'ateneo pisano Paolo Piaggi, del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione. Tuttavia, ha precisato l'esperto, i geni che regolano il metabolismo umano e che danno origine a diversi profili metabolici nella popolazione umana (come appunto il metabolismo “risparmiatore” che predispone all’obesità) non sono ancora del tutti noti e sono attualmente oggetto di ricerca per la prevenzione e trattamento dell’obesità.

I BAMBINI AMERICANI

Per riuscire a identificare i fattori di rischio dell'obesità, lo studio ha coinvolto 181 bambini (di cui 91 di sesso femminile e 90 maschi) Nativo-Americani. “Questa popolazione mostra una prevalenza di sovrappeso e un’incidenza di obesità significativamente maggiori rispetto alle altre etnie”, ha spiegato Piaggi, precisando che, sebbene l'elevata frequenza della predisposizione genetica all'obesità di questa etnia, i meccanismi fisiologici che predispongono all’aumento di peso e allo sviluppo dell’obesità sono gli stessi osservati nelle altre popolazioni.

Per misurare il loro metabolismo basale, ovvero quello a riposo, i bambini sono stati visitati a 5 e 10 anni di età. “Le due età (5 e 10 anni) sono state scelte in quanto definiscono le fasi della crescita durante l’infanzia. In particolare, l’età di 10 anni definisce l’inizio della pubertà nelle femmine, la quale comporta grossi cambiamenti ormonali, antropometrici e, quindi, metabolici”, ha sottolineato Piaggi. Successivamente, i ricercatori hanno confrontato questi dati metabolici con l’aumento di peso all'età di 15 anni, espresso in unità standard, chiamate “z-score”, che tengono conto delle variazioni del peso corporeo in base all’altezza, al sesso e all’età di un individuo.

LA PREDISPOSIZIONE ALL'OBESITÀ

Dalle analisi sono emerse associazioni significative per quanto riguarda le misure del metabolismo misurato a 10 anni di età: i ricercatori hanno infatti osservato che una differenza di 200 kcal al giorno nel metabolismo basale è associata a un aumento di 0.18 unità dello z-score di peso a 15 anni. “Per fare un esempio, se prendiamo in esame due bambini a 10 anni con una differenza di 200 kcal al giorno nel loro metabolismo basale, il bambino con dispendio energetico minore guadagna 0.18 unità z-score di peso a 15 anni rispetto al bambino con un dispendio energetico maggiore”, ha spiegato Paolo Piaggi. “È quindi molto importante individuare il prima possibile questi bambini caratterizzati da un metabolismo “risparmiatore” per aiutarli a prevenire e contrastare la loro predisposizione al sovrappeso e all'obesità nell'età adulta, con tutte le complicanze che queste condizioni comportano come il diabete o i rischi cardiovascolari”.

I DATI IN ITALIA

I differenti profili metabolici osservati nei bambini di etnia Nativo-Americana possono essere individuati anche nei bambini italiani, in quanto i geni che regolano il metabolismo agiscono nella stessa maniera in qualsiasi etnia. “Quello che può differire tra le due etnie sono i specifici geni, ancora da identificare, ma il loro effetto congiunto che determina il metabolismo di un individuo risulta lo stesso”, ha concluso Piaggi. “Per quanto riguarda la prevenzione dell’obesità nei bambini, i genitori devono prestare molta attenzione alla dieta dei loro figli e devono monitorare nel tempo il loro peso, anche con l’aiuto del pediatra. È molto importante infatti limitare l’obesità nei bambini in quanto è più facile prevenirla nella successiva età adulta, soprattutto in quei soggetti con metabolismo “risparmiatore” che sono più a rischio di aumentare peso.

Tratto da: La Repubblica, Marta Musso, 23 febbraio 2019