Malattia renale diabetica: interessati un milione e mezzo di italiani
Si è concluso il 2 ottobre 2019 a Rimini il primo convegno nazionale congiunto tra la Società Italiana di Nefrologia (SIN) e la Società Italiana di Diabetologia (SID), dal titolo “La Malattia Renale diabetica (DKD): Presente e Futuro dell’Approccio Integrato Nefro-Diabetologico”. Durante il convegno, tenuto in concomitanza del 60° Congresso Nazionale della SIN, è stato presentato un documento congiunto relativo alla malattia renale diabetica – o nefropatia diabetica – con lo scopo di rendere più efficaci il trattamento e la gestione di questa patologia grazie a una nuova alleanza tra specialisti diversi.
Il paper, dal titolo “Storia naturale della malattia renale nei soggetti con diabete e trattamento dell’iperglicemia nei pazienti con diabete di tipo 2 e insufficienza della funzione renale”, è stato pubblicato nella versione inglese anche dalle due riviste scientifiche internazionali Journal of Nephrology e Nutrition Metabolism & Cardiovascular Disease. Il documento analizza il trattamento dell’iperglicemia in persone con diabete di tipo 2 e malattia renale cronica: la sua stesura vuole anticipare la pubblicazione di linee guida scientifiche ufficiali in materia, attualmente in elaborazione e previste per il 2020.
Come emerso dal convegno SIN/SID, circa il 30% delle persone con diabete di tipo 1 e circa il 40% di chi ha il diabete di tipo 2 sviluppa la nefropatia diabetica, che è una delle sue più severe complicanze. Questa patologia, inoltre, è anche correlata a un più elevato rischio cardiovascolare. Dal momento che in Italia la prevalenza del diabete nella popolazione è del 6,2%, si può quindi stimare che la malattia renale diabetica interessi circa un milione e mezzo di italiani.
Si tratta di un numero elevato, che in futuro è destinato ad aumentare ulteriormente. Come affermano Giuliano Brunori (presidente SIN) e Francesco Purrello (SID), “a rendere questa problematica una vera e propria emergenza sanitaria è la previsione per i prossimi anni di un progressivo incremento della popolazione con Malattia Renale Diabetica (DKD) per l’aumento dell’incidenza di Diabete tipo 2, spesso correlato al sovrappeso/obesità”.
Secondo le parole dello stesso Purrello, scopo del documento congiunto è “fornire ai diabetologi e ai nefrologi una visione aggiornata di tutti gli aspetti di una complicanza che è in continuo mutamento e che a tutt’oggi non siamo ancora in grado di controllare in maniera efficace”. Il presidente SID continua affermando che “è necessario richiamare gli specialisti coinvolti ad uno sforzo unitario e coerente e fornire loro gli strumenti adeguati affinché ciò si traduca in una migliore gestione della malattia renale nel diabete, nelle sue varie fasi, da quelle iniziali, che sono di competenza prevalente del diabetologo, a quelle più avanzate, che sono di competenza prevalente del nefrologo”.
Il tema della nefropatia diabetica è un argomento di grande attualità, sia per il suo impatto sociale, sia per il peso economico che rappresenta per il Servizio Sanitario Nazionale. Per questo, con l’elaborazione di un documento congiunto, si è voluto muovere un primo significativo passo verso la stesura di future linee guida ufficiali condivise tra più specialisti.
Tratto da: diabete.net, 24 gennaio 2019