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Lettera aperta alle Istituzioni a tutela delle persone con diabete nella pandemia da Covid-19

Un intero Forum dedicato alle difficoltà nel garantire un'adeguata e appropriata continuità assistenziale alle persone con diabete, soprattutto durante e dopo la fase emergenziale dovuta al Covid-19. Così si preannuncia il 13th Italian Barometer Diabetes Forum (Ibdo), che si terrà il prossimo 13 luglio come 'live streaming webforum', e che porterà il titolo significativo "Diabetes & Inertia: the Covid-19 lesson". Il termine "lezione" si riferisce a quanto tutti hanno imparato riguardo ai limiti attuali del nostro Ssn e che ci si è resi conto debbano essere superati, per poter far fronte meglio non solo a eventuali (inauspicate) nuove pandemie, ma anche alla normale gestione delle patologie acute e croniche, di cui il diabete rappresenta l'emblema. In quest'ottica si inquadra un'iniziativa "forte" dal punto di vista politico, ovvero l'invio di una lettera aperta - firmata insieme da società scientifiche (Amd, Sid, Siedp, Sie, Simg), fondazioni e coordinamenti associativi e professionali (Diabete Italia, Fondazione Amd, Ibdo Foundation, Osdi, Forisie, Forisid) e associazioni di pazienti (Agd Italia, Fand, Aid, Aniad, Diabete forum, Fdg, Comitato nazionali per i diritti delle persone con diabete) - diretta ai Presidenti dell'Intergruppo parlamentare "Obesità e diabete", Roberto Pella e Daniela Sbrollini, e per loro tramite, a tutti i massimi rappresentanti ministeriali, della Camera e del Senato, delle Regioni e delle Provincie, dell'Oms, della Protezione Civile, dell'Istituto Superiore di Sanità, dell'Agenas e dell'Aifa.

Nella missiva vengono elencati 12 obiettivi da perseguire, qui sintetizzati:

1) considerare il diabete tipo 1 e tipo 2 durante tutte le fasi dovute al Covid-19 come una priorità nazionale a livello sanitario, politico, clinico, sociale e clinico;

2) riorganizzare l'assistenza nella fase post-emergenza Covid-19 con un nuovo e completo approccio a favore delle persone con diabete tipo 1 e tipo 2;

3) garantire nell'immediato, un equilibrio fra il rischio di contagio (triage Covid-19), la sicurezza sia dei pazienti, sia degli operatori sanitari e la soddisfazione dei fondamentali bisogni di assistenza della persona con diabete;

4) organizzare in tempi rapidi una attività innovativa di "triage della fragilità" dei pazienti con diabete, come una nuova, imprescindibile funzione, cui assegnare la competenza di definire le priorità di cura e le modalità di accesso e presa in carico all'interno dei diversi setting assistenziali e nei diversi luoghi di cura;

5) costruire una rete assistenziale dedicata a questa funzione, coerente con l'attuale nuovo scenario sanitario e sociale e del particolare stato di fragilità che caratterizza la persona con diabete, all'interno della quale la telemedicina, la teleassistenza, la televisita e il teleconsulto siano strumenti fattivi, ma non esclusivi, di un modello di cura più efficace e innovative;

6) integrare l'informatizzazione istituzionale (regionale e aziendale) con quella maggiormente clinica diabetologica e della medicina generale, puntando alla massima dematerializzazione, sia per semplificare le procedure sia per consentire analisi più approfondite, anche di tipo predittivo, finalizzate a stratificare meglio la popolazione;

7) sollecitare il mantenimento di procedure semplificate, com'è avvenuto in questo periodo di emergenza, per la prescrizione e la fornitura di farmaci e presidi, evitando la distribuzione degli stessi presso gli ospedali, evitando così l'affollamento inutile e potenzialmente rischioso;

8) rendere omogeneo l'accesso alle cure e ai trattamenti su tutto il territorio nazionali;

9) facilitare su tutto il territorio nazionale l'accesso ai trattamenti innovativi, attraverso l'utilizzo di tecnologie che consentano la somministrazione della terapia insulinica con sistemi di infusione continua, il monitoraggio continuo del glucosio, farmaci più moderni, più efficaci e più che favoriscono un migliore controllo glicometabolico, la prevenzione del rischio cardiovascolare, di eventi ipoglicemici talora anche severi e un miglioramento della qualità di vita;

10) promuovere percorsi educativi standardizzati e campiscuola, per la cura del bambino e dell'adolescente con diabete tipo 1;

11) inserire nei tavoli di lavoro istituzionali e di confronto tra Governo, Regioni ed Enti locali, insieme alle parti sociali, per la gestione della governance delle malattie croniche nella fase di gestione attuale e futura dell'emergenza Covid-19 rappresentanti delle società scientifiche, Network, Fondazioni, Associazioni pazienti impegnate sul diabete;

12) organizzare un confronto immediato con le Istituzioni tramite audizioni, confronti o riunioni allo scopo di finalizzare i punti-obiettivi esposti, per tutelare il diritto alla salute delle persone con diabete.

Tratto da: Doctor33, 11 luglio 2020