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Prediabete. Allarme rosso per il cuore

La condizione di prediabete si associa a un aumento della mortalità per tutte le cause e di patologie cardiovascolari nella popolazione generale e il rischio è particolarmente elevato per i pazienti con aterosclerosi. La conferma arriva da una nuova metanalisi degli studi pubblicata da BMJ: 129 studi che hanno coinvolto oltre 10 milioni di individui.

Nel 2016 un team di ricercatori guidati da Xiaoyan Cai della Southern Medical University di Foshan, Cina, aveva preso in esame 53 studi di coorte prospettici che hanno coinvolto oltre 1,6 milioni di persone. Ne era emerso che il prediabete è indipendentemente associato a un rischio aumentato di malattia cardiovascolare aterosclerotica e mortalità per tutte le cause.

Recentemente il team ha preso in considerazione altri 129 studi condotti su oltre 10 milioni di individui. Obiettivo della nuova metanalisi è stato quello di determinare l’effetto del prediabete sulle persone con e senza malattia cardiovascolare aterosclerotica.

Novantasette studi hanno incluso la popolazione generale e hanno avuto un follow-up mediano di 9,8 anni, mentre 32 hanno coinvolto pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica, con un follow-up mediano di 3,2 anni. Nel complesso, le persone con prediabete sono risultate a rischio aumentato di mortalità per tutte le cause (rischio relativo 1,13), malattia cardiovascolare composita (RR 1,15), malattia coronarica (RR 1,16) e ictus (RR 1,14).

Concentrazioni di glucosio nel plasma a digiuno di 5,6-6,6 mmol/L (circa 100-120 mg/dL) si sono correlate a un leggero incremento nel rischio di malattia coronarica (RR 1,05) rispetto a una glicemia normale. Concentrazioni di 6,1-6,9 mmol/L (circa 110-126 mg/dL) sono risultate associate a un aumento di mortalità per tutte le cause (RR 1,26), malattia coronarica (RR 1,12) e ictus (RR 1,18).

Tra le persone con malattia cardiovascolare aterosclerotica, il prediabete è risultato associato al rischio aumentato di mortalità per tutte le cause (RR 1,36), malattia cardiovascolare composita (RR 1,37) e malattia coronarica (RR 1,15), ma non di ictus. La differenza nel rischio assoluto per il prediabete rispetto alla glicemia normale in persone con malattia cardiovascolare aterosclerotica era pari a 66,19 ogni 10.000 persone-anno per la mortalità per tutte le cause, 189,77 per la malattia cardiovascolare composita, 40,62 per malattia coronarica e 8,54 per ictus.

“Lo screening e l’adeguato trattamento del prediabete potrebbe contribuire alla prevenzione primaria e secondaria delle malattie cardiovascolari”, concludono gli autori della metanalisi.

Fonte: BMJ

Tratto da: Quotidiano Sanità, 11 agosto 2020