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Verso l’approvazione Ue del primo farmaco a RNA-interference contro il colesterolo

Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha espresso un parere positivo e ha raccomandato la concessione dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio di inclisiran per il trattamento di adulti con ipercolesterolemia o dislipidemia mista.

Inclisiran si basa sulla tecnica dell’RNA interference, un meccanismo attraverso cui alcuni frammenti di RNA sono in grado di spegnere  l'espressione genica. In tal caso il farmaco impedisce la produzione della proteina PCSK9 nel fegato. Ciò aumenta l’assorbimento epatico di LDL-C e diminuisce la concentrazione nel flusso sanguigno.

«Poter disporre di questo farmaco altamente innovativo segna un importante progresso nel trattamento e la cura dei pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica ad alto ed altissimo rischio», ha dichiarato il professor Alberico Catapano, professore di Farmacologia e direttore del centro studi aterosclerosi. «Questo piccolo RNA interferente (siRNA) a doppio filamento, è stato disegnato per avere una alta affinità per il fegato, dove inibisce la produzione della proteina PCSK9 e quindi ne riduce i livelli plasmatici. Come conseguenza i livelli di colesterolo LDL sono ridotti sino al 60% con esiti duraturi nel tempo. Si tratta di un’innovazione terapeutica che, riteniamo, garantirà una persistenza e un’aderenza alla terapia molto buone in quanto il nuovo farmaco, che comporta un vantaggio di dosaggio rispetto agli altri farmaci disponibili, sarà somministrato sottocute su base semestrale».

Tratto da: Healthdesk, 22 ottobre 2020