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A fronte della glicosuria gli inibitori Sglt-2 inducono la produzione di glucosio epatico

Da uno studio su Diabetes Care emerge una correlazione diretta tra eliminazione renale e nuova produzione epatica di glucosio. L'associazione è stata osservata in uno studio coordinato da Peter Wolf del Dipartimento di Medicina III dell'Università di Vienna utilizzando la spettroscopia di risonanza magnetica (Mrs) in collaborazione con il Centro di eccellenza per la risonanza magnetica ad alto campo del Dipartimento di Imaging biomedico e terapia guidata dall'immagine della stessa Università.

«Sebbene gli inibitori del cotrasportatore del sodio-glucosio tipo 2 (Sglt2), altrimenti detti gliflozine, siano farmaci fondamentali per il trattamento del diabete, il loro esatto meccanismo d'azione era finora sconosciuto» scrivono gli autori, spiegando che una singola dose di dapagliflozin - una delle tre gliflozine assieme a empagliflozin e canagliflozin - innesca un meccanismo regolatorio in cui la perdita di glucosio dovuta all'inibizione del cotrasportatore sodio-glucosio tipo 2 indotta dal farmaco è controbilanciata da un identico aumento della produzione di glucosio a livello epatico. Per giungere a queste conclusioni Wolf e i colleghi della Divisione di Endocrinologia e Metabolismo del Dipartimento Medicina III hanno sottoposto a Mrs sei pazienti diabetici e dieci volontari sani ai quali era stata somministrata una singola dose di dapagliflozin. Con la Mrs sono state effettuate misurazioni seriali del glucosio e dell'accumulo di grasso nel fegato in modo non invasivo. In combinazione con l'infusione di traccianti, come per esempio una soluzione di glucosio marcata, è possibile utilizzare questa "biopsia virtuale" per identificare eventuali modifiche nel metabolismo glucidico e lipidico in vivo, così da studiare l'effetto dei farmaci a breve termine. Ed è proprio in questo modo che gli autori hanno scoperto la corrispondenza tra il glucosio di produzione epatica e quello perso nelle urine. «Ciò suggerisce che la maggiore eliminazione renale di glucosio innesca meccanismi regolatori che potrebbero svolgere un ruolo nell'effetto benefico del farmaco» conclude Wolf.

Diabetes Care 2021. DOI: 10.2337/dc20-1983

https://care.diabetesjournals.org/content/44/2/541 

Tratto da: Doctor33, 28 febbraio 2021