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Il valore prognostico dell’ecocardiografia nei pazienti anziani con insufficienza renale

La sindrome cardio-renale è caratterizzata dalla progressiva disfunzione cardiaca nei pazienti con insufficienza renale. Numerose evidenze hanno dimostrato che la disfunzione renale è un fattore di rischio cardiovascolare e come tale rientra nella stratificazione prognostica del sistema SCORE utilizzato nelle linee guida della società europea di cardiologia. Invece, gli studi che dimostrano che le anomalie cardiache possano essere un fattore di rischio per la disfunzione renale sono attualmente limitati, sebbene la sindrome cardio-renale di tipo 1 e di tipo 2 si basa sul presupposto che lo scompenso cardiaco aumenti il rischio di progressione di patologia renale. Ishigami e collaboratori hanno recentemente riportato che lo scompenso cardiaco è un fattore di rischio importante nella malattia renale terminale, con un’associazione anche con lo scompenso cardiaco a frazione d’eiezione preservata. Inoltre, hanno esaminato l’associazione di varie misure ecocardiografiche del ventricolo sinistro, la funzione diastolica, il ventricolo destro con il rischio di sviluppare insufficienza renale. Sono stati arruolati 4.188 pazienti (età media 75 anni e 22% di razza nera), senza evidenza di malattia renale. Sono stati esaminati la massa ventricolare sinistra, il volume atriale sinistro, la funzione del destro (“fractional area change” FAC), il gradiente atrio-ventricolare destro e sono stati messi in relazione all’insorgenza di insufficienza renale, definita come il declino maggiore o uguale al 25% del filtrato glomerulare, all’ospedalizzazione con diagnosi di malattia renale e alla insufficienza renale terminale. Il rischio di malattia renale aumentava all’aumentare della massa cardiaca indicizzata, al diminuire della frazione d’eiezione, all’aumentare delle dimensioni dell’atrio sinistro e del gradiente atrio-ventricolo destro, ma non era in relazione alla funzione del ventricolo destro. Tali risultati supportano che le alterazioni cardiache nel lungo termine sono associate alla progressione di malattia renale e suggeriscono l’utilizzo dell’ecocardiografia cardiaca nei pazienti anziani con problematiche renali.

Fonte: Ishigami et al 10.1093/ehjci/jeaa418.

Tratto da: Cardiolink, 20 agosto 2021