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Complicanze a lungo termine del diabete mellito tipo 2 ad insorgenza giovanile

L'incidenza del diabete di tipo 2 a esordio giovanile è aumentata parallelamente all'aumento del numero di bambini con obesità negli Stati Uniti. Nel periodo dal 2002 al 2012, l'incidenza del diabete di tipo 2 è aumentata del 4,8% ciascun anno. I processi patologici associati al diabete, compreso lo sviluppo dell'insulino-resistenza e il deterioramento della funzione delle cellule beta, progrediscono più rapidamente nel diabete di tipo 2 a esordio giovanile rispetto a quello dell’età adulta. Questi fattori determinano un peggioramento del controllo glicemico e un aumento del rischio di complicanze precoci legate al diabete. Lo studio “SEARCH for Diabetes in Youth” ed il registro canadese di Manitoba hanno mostrato una maggiore prevalenza di malattie renali diabetiche, ipertensione, malattie retiniche e malattie dei nervi periferici tra i giovani con diabete di tipo 2 rispetto a quelli con diabete di tipo 1. La mancanza di dati prospettici longitudinali ha messo in discussione lo sviluppo di linee guida basate sull'evidenza, per la prevenzione e la gestione delle complicanze nel diabete di tipo 2 a esordio giovanile. Lo studio clinico sulle opzioni di trattamento per il diabete di tipo 2 negli adolescenti e nella gioventù (TODAY trial) ha analizzato l'incidenza complessiva delle complicanze in questi soggetti. I ricercatori dello studio TODAY hanno condotto uno studio clinico multicentrico (dal 2004 al 2011) per valutare gli effetti di uno dei tre trattamenti (metformina, metformina più rosiglitazone o metformina più un intervento intensivo sullo stile di vita) nel tempo in pazienti cpn diabete di tipo 2 ad insorgenza giovanile. Dopo il completamento dello studio, i partecipanti sono stati trattati con metformina con o senza insulina e sono stati arruolati in uno studio osservazionale di follow-up (eseguito dal 2011 al 2020), condotto in due fasi; i risultati di questo studio di follow-up sono riportati qui. Le valutazioni per la malattia renale diabetica, l'ipertensione, la dislipidemia e le malattia neuropatica sono state eseguite ogni anno, mentre la valutazioni per la malattia retinica sono state eseguite due volte l’anno. Al termine della seconda fase dello studio di follow-up (gennaio 2020), l'età media (±DS) dei 500 partecipanti inclusi nelle analisi era di 26,4±2,8 anni e il tempo medio dalla diagnosi di diabete era 13,3±1,8 anni. L'incidenza cumulativa dell'ipertensione era del 67,5%, l'incidenza della dislipidemia era del 51,6%, l'incidenza della malattia renale diabetica era del 54,8% e della neuropatia era del 32,4%. La prevalenza della malattia retinica, comprese le fasi più avanzate, è stata del 13,7% nel periodo dal 2010 al 2011 e del 51,0% nel periodo dal 2017 al 2018. Almeno una complicanza si è verificata nel 60,1% dei partecipanti e si sono verificate almeno due complicanze nel 28,4%. I fattori di rischio per lo sviluppo di complicanze includevano gruppo etnico, iperglicemia, ipertensione e dislipidemia. Nessun evento avverso è stato registrato durante il follow-up. Concludendo, tra i partecipanti che hanno avuto insorgenza del diabete di tipo 2 in età giovanile, il rischio di complicanze, comprese le complicanze microvascolari, è aumentato costantemente nel tempo e colpisce la maggior parte dei partecipanti. Le complicanze erano più comuni tra i partecipanti di gruppi etnici di minoranza e tra quelli con iperglicemia, ipertensione e dislipidemia.

Fonte: 10.1056/NEJMoa2100165.

Tratto da: Cardiolink, 07 settembre 2021