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Tutti i danni dello zucchero: 45 problemi di salute sono associati ai cibi dolci

Dal diabete, alle carie, passando per le malattie metaboliche, la steatosi epatica, l’ictus, il cancro, la depressione. Lo zucchero in eccesso è il nemico numero uno della salute. Almeno così emerge da una analisi delle meta-analisi, il tipo di ricerca più approfondito che esista sul Bmj.

La lista dei danni del consumo di zucchero alla salute è composta da 45 voci. Tanti sono i disturbi, le malattie, le disfunzioni che hanno un’associazione con i cibi zuccherati. Diciotto rientrano nella categoria dei disturbi metabolici o endocrini (diabete, sindrome metabolica, gotta, obesità ecc…), dieci sono di natura cardiovascolare (ipertensione, infarto, ictus), sette ricadono nella classe dei tumori (tumore del seno, della prostata, del pancreas) e dieci appartengono a un gruppo misto formato da asma, carie, depressione.

La soglia che permette di ridurre l’effetto negativo dello zucchero sulla salute è di sei cucchiaini da tè di zucchero al giorno. Che però, bisogna precisarlo, comprende lo zucchero aggiunto e lo zucchero già presente negli alimenti.

Di studi che mostrano gli effetti nocivi dell’eccessivo consumo di zucchero ce ne se sono un’infinità. Alcuni di questi sono stati fonte di ispirazione delle ben note “sugar tax” introdotte da vari governi per la prevenzione dell’obesità nei giovani. Ma l’analisi di cui stiamo parlando, pubblicata sul British Medical Journal, è di un livello superiore rispetto alle ricerche condotto finora sullo stesso argomento. Si tratta infatti di una “umbrella review”, ossia di una analisi delle meta-analisi, che è il tipo di indagine scientifica più approfondito e dettagliato che si possa eseguire. I ricercatori hanno passato in rassegna 73 meta-analisi (67 di studi osservazionali e sei di studi randomizzati controllati) per un totale di 8.600 studi su 83 diversi problemi di salute legati al consumo di zucchero nei bambini e negli adulti.

Per ogni tipo di associazione emersa, gli scienziati hanno indicato il grado di affidabilità delle evidenze scientifiche che ne erano alla base, distinguendole in “grado alto”, “moderato”, “basso” o “molto basso”. 

Ebbene, sono state trovate prove evidenti dell’associazione tra una dieta ricca di zucchero e svariati problemi di salute raggruppati in quattro categorie: malattie metaboliche, patologie cardiache, cancro, disturbi vari.

Sul fronte delle disfunzioni endocrine e metaboliche, lo zucchero è legato ad alterazioni dell’indice di massa corporea nei bambini e a cambiamenti di peso in bambini e in adulti, alla gotta, a ipercolesterolemia, iperuricemia, diabete autoimmune latente negli adulti, sindrome metabolica, obesità, diabete di tipo 2, fegato grasso e accumulo di grasso nei muscoli.

Altrettanto convincenti sono i risultati degli studi che mostrano un’associazione tra il consumo eccessivo di zucchero e le malattie cardiovascolari. La dieta zuccherata aumenta il rischio di malattia coronarica, ipertensione nei bambini, negli adolescenti e negli adulti e ictus. È stata osservata inoltre una significativa associazione dannosa tra il consumo di zuccheri e l’aumento del rischio di cancro della mammella, del carcinoma epatocellulare, del cancro alla prostata, del cancro al pancreas. Il consumo di zucchero è associato a un aumento del rischio di cancro in generale e del rischio di morte per ogni tipo di cancro. Asma nei bambini, disturbo da deficit dell’attenzione e dell’iperattività (Adhd), carie dentali, depressione, steatosi epatica non alcolica completano il quadro degli effetti nocivi degli zuccheri.

Non esiste, o almeno finora non è stato individuato, alcun effetto benefico dello zucchero. La presunta associazione con un minor rischio di glioma avanzata in qualche studio, spiegano i ricercatori, si basa su dati deboli e va interpretata con cautela.

Secondo gli autori della “umbrella review”, l’aumento di peso, l’accumulo di grasso ectopico, l’obesità e le malattie cardiovascolari, possono essere in gran parte attribuiti al consumo eccessivo di zuccheri contenenti fruttosio, presenti, per esempio, nelle bibite zuccherate che sono la principale fonte di zuccheri nella dieta dei più giovani. I meccanismi all’origine degli effetti dannosi degli zuccheri e del fruttosio in particolare sono diversi. Il fruttosio, per esempio, compromette la capacità del fegato di metabolizzare i grassi alterando il microbiota intestinale o inibendo reazioni chimiche di ossidazione degli acidi grassi. Inoltre, il fruttosio contenuto nelle bevande zuccherate riduce il dispendio energetico a riposo e promuove la resistenza alla leptina, un ormone coinvolto nella regolazione del metabolismo dei grassi. I ricercatori concludono invitando a non superare la dose giornaliera di zucchero 25 grammi, pari a circa 6 cucchiaini da tè.

Tratto da: Healthdesk, 17 aprile 2023