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Giornata mondiale della vista, 5 milioni di italiani colpiti da retinopatia diabetica, maculopatie e glaucoma

Complessivamente sono 5 milioni gli italiani colpiti da retinopatia diabetica, maculopatie e glaucoma. Un segmento di popolazione enorme e, per questa ragione, molto preoccupante che è anche la drammatica conseguenza della scarsa attitudine alla prevenzione che c’è nel nostro paese. Lo conferma un’indagine condotta dall’Istituto Bhave, in collaborazione con la rivista di politica sanitaria Italian Health Policy Brief, i cui risultati sono stati presentati al ministero della Salute, durante un evento organizzato dall’Intergruppo Parlamentare Prevenzione e Cura della Malattie degli Occhi in concomitanza con la Giornata mondiale della vista che IAPB Italia Onlus ha istituito dal 2013. "Non servono parole per descrivere il buio. La vista è un bene prezioso. Siamo al tuo fianco per custodirla" è il messaggio di sensibilizzazione scelto per il 2023.

I lavori al ministero della Salute hanno visto confrontarsi in due tavole rotonde politici, clinici ed esponenti del mondo "advocacy" sui temi della prevenzione e del contributo della sanità digitale per la prevenzione clinico-assistenziale, anche alla luce dei preoccupanti dati sullo scarso orientamento degli italiani rispetto alla prevenzione delle malattie oculari.

Alcuni dati significativi dell’indagine:

- il 27 per cento degli intervistati che ritiene di essere esente da patologie dichiara di non essersi mai sottoposto a visite oculistiche di controllo

- tra i pazienti con patologie oculari, solo il 33 per cento degli intervistati esegue controlli regolari della vista, mentre ben il 35 per cento non adotta comportamenti atti ad evitare il peggioramento della propria condizione

- il 39 per cento degli intervistati con ipertensione, malattie cardiovascolari e diabete non intraprende alcuna azione volta a prevenire il sopraggiungere di patologie oculari

L’Intergruppo per la Prevenzione e la cura delle malattie degli occhi ha ritenuto di cogliere l’occasione della Giornata mondiale della Vista per sottolineare il proprio impegno per contribuire alla nascita di una nuova stagione in materia di più efficaci risposte sanitarie a contrasto delle malattie oculari. Il senatore Giovanni Satta che, con l’onorevole Matteo Rosso co-presiede l’Intergruppo, ha sottolineato: «Il nostro lavoro sarà certamente orientato al rafforzamento della cultura della prevenzione ma anche a favorire il pieno, equanime e territorialmente omogeneo accesso alle cure e ai trattamenti; lo faremo, oltre che con l’ascolto del mondo advocacy, con adeguati interventi legislativi e con una costruttiva convergenza con il Governo e le diverse istituzioni sanitarie del Paese, nella consapevolezza che un quadro assistenziale più efficace ed efficiente si traduce in un sostanziale contributo alla sostenibilità».

Uno dei primi effetti della rinnovata attenzione del Parlamento e in particolare dell’Intergruppo è certamente il Disegno di Legge 483 su Tutela delle persone affette da patologie oculari cronico-degenerative attualmente all’esame della 10° Commissione Affari Sociali, Sanità e Lavoro del Senato, di cui è relatore lo stesso senatore Satta, mentre senatrice Maria Cristina Cantù è la prima firmataria. «La giornata è l'occasione per far riflettere sulla necessità della prevenzione e del potenziamento dell'innovazione, della ricerca e della cura, tempestiva e appropriata, delle malattie oculari – ha commentato Cantù - pur non entrando nei dettagli provvedimento, cui sarà dedicato uno specifico evento non appena esaurito il ciclo di audizioni già disposto in Commissione, mi preme sottolineare la ratio del suo articolato che dovrebbe fungere da innovativo modello di tutela in chiave preventiva e proattiva». «Guardiamo con grande attenzione al lavoro dei nostri colleghi in Senato su questo provvedimento che copre temi molto ampi e diversificati – ha commentato Rosso –. Sono certo che si potranno creare i presupposti per offrire risposte alle molte sfide che ci attendono e che sono di natura clinica, sociale, economica e politico-sanitaria, della cui portata complessiva siamo tutti consapevoli come Intergruppo. Le affronteremo con impegno e assoluta determinazione».

Un primo atto legislativo, quello all’esame della 10° Commissione del Senato, che sembra rispondere appieno alle attese e all’allarme lanciato in apertura dei lavori dal Dott. Mario Barbuto, Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità – IAPB Italia Onlus: «È ancora poco attuata la prevenzione, affidata solo alla buona volontà, piuttosto che divenire il luogo e il momento di partenza della filiera della salute dei nostri occhi, ossia: visita oculistica periodica, diagnosi precoce, trattamento tempestivo, riabilitazione efficace. L’attuale sistema di erogazione dei servizi pubblici oculistici – ha proseguito - è troppo incentrato sull’ospedale, contribuendo così a generare lunghe liste d’attesa, una barriera d’accesso per le cure delle malattie degli occhi, soprattutto per le fasce meno abbienti della popolazione. Occorre invertire la tendenza e portare la prevenzione sul territorio, accanto ai cittadini, senza attendere e aspettarsi che siano questi ultimi a doverla cercare, scoprire e praticare».

l secondo giovedì di ottobre di ogni anno si celebra la Giornata mondiale della vista, promossa dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità IAPB Italia onlus. "Non servono parole per descrivere il buio. La vista è un bene prezioso. Siamo al tuo fianco per custodirla" è il messaggio di sensibilizzazione scelto per il 2023. Il messaggio richiama l’importanza di prendersi cura della vista. Le malattie che minacciano la vista colpiscono milioni di persone in Italia, tuttavia quasi tutte possono essere trattate, se individuate in tempo. La prevenzione quindi è il miglior modo per conservare la vista per tutta la vita. Da quest’anno, l’evento della IAPB che fa il punto sulla situazione della salute visiva in Italia e illustra le iniziative della Giornata, organizzate in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, per informare e sensibilizzare sulla prevenzione della cecità e la tutela della vista sarà “itinerante”, per essere maggiormente vicina ai territori, alle persone, e alle istituzioni. Per la prima tappa di questo percorso è stata scelta Torino. All’interno della sede della Regione Piemonte è stata organizzata una tavola rotonda, che ha visto come momento principale la presentazione dei risultati epidemiologici della campagna di prevenzione delle malattie ottico retiniche Vista in Salute, che ha previsto, grazie al contributo straordinario triennale previsto dalla legge di stabilità a partire dal 2019 (Legge 30 dicembre 2018, n.145), controlli gratuiti alla popolazione sopra i quarant’anni all’interno di un tir equipaggiato con ambulatori oculistici mobili che ha raggiunto le piazze delle principali città italiane. Sono state complessivamente effettuate 8.671 visite; l'età media è risultata di poco più di 65 anni; nonostante il 90,2% dei soggetti dichiarasse di vedere bene, il 18,2% del campione presentava alterazioni oculari significative ( lo 0.6% di chi riferiva di vedere bene, aveva in realtà una retinopatia diabetica, il 2,7% un ipertono oculare ( pressione dell'occhio maggiore 25 mmHg) in almeno un occhio, e il 12,8% un’alterazione maculare in almeno un occhio): vedi il report completo Nel nostro Paese, le malattie che mettono a rischio la vista riguardano oltre tre milioni di persone e ancora di più sono i soggetti a rischio, perché l’incidenza di glaucoma, retinopatia diabetica e maculopatia aumenta assieme all’età e alle malattie croniche. Queste e molte altre condizioni che minacciano la vista e possono provocare enormi costi sociali e personali, sono asintomatiche negli stadi iniziali, ovvero danneggiano le cellule nervose in maniera silenziosa, tuttavia possono essere curate o arginate se diagnosticate in tempo dai medici oftalmologi attraverso controlli periodici: la Società Oftalmologica Italiana consiglia una visita alla nascita, entro i 3 anni, a 12 anni, una volta ogni due anni dopo i 40 e una volta l’anno per le persone oltre i 60.Anche la tecnologia applicata alla prevenzione, può rappresentare un efficace strumento di risparmio delle risorse e di selezione della spesa. L’esempio della Gran Bretagna è illuminante: grazie al tele-monitoraggio, con foto del fondo oculare nei centri diabetologici, inviata a centri di diagnosi oculistica in remoto, è stato possibile raggiungere oltre l’80 percento di persone con patologie diabetiche, riducendo in modo molto sensibile l’incidenza della retinopatia diabetica, prima causa di cecità in età lavorativa nei paesi occidentali”. Nella stessa Giornata sono previsti CENTO eventi in CENTO città organizzati in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti per informare e sensibilizzare sulla prevenzione della cecità e la tutela della vista, in cui verranno distribuiti opuscoli informativi, organizzati incontri divulgativi e offerti controlli oculistici gratuiti.

Tratto da: Sanità24, 13 ottobre 2023