Insulina settimanale approvata da Ema, auspicio di rapida disponibilitā e rimborsabilitā in Italia
L'intervista al prof. Agostino Consoli, docente di Endocrinologia all’Università di Chieti e coordinatore di EUDF (European Diabetes Forum) Italia che parla degli aspetti cruciali dell'approvazione dell'insulina settimanale.
È di questi giorni l'approvazione europea dell'insulina settimanale che rappresenta una vera e propria rivoluzione per le persone con diabete in terapia insulinica. Ora la palla passa alle nostre autorità regolatorie. «La notizia dell’approvazione da parte dell'agenzia europea di questa nuova formulazione è dilagata e noi siamo già subissati di giuste richieste di persone con diabete in terapia insulinica che chiedono se ne hanno diritto all’uso» afferma il prof. Agostino Consoli, docente di Endocrinologia all’Università di Chieti e coordinatore di EUDF (European Diabetes Forum) Italia. «La risposta è affermativa ma dobbiamo solo aspettare che il processo di negoziazione della company con Aifa si concluda e che questo prodotto sia nella piena disponibilità di tutti i cittadini italiani con diabete nelle farmacie con rimborsabilità». L’auspicio ovviamente è che questo passaggio. sia il più rapido possibile. «Più è rapido è il passaggio prima finisce di calvario dei pazienti ma anche di noi clinici che in questo momento dobbiamo rispondere al telefono dicendo di aver pazienza».
Uno degli aspetti cruciali di questa innovazione è quello della settimanalità. Quali sono i vantaggi dal punto di vista clinico? «Una persona con diabete nel corso della vita è costretta a compiere alcune centinaia di migliaia di azioni in più rispetto a una persona senza diabete» sottolinea Consoli. «Se per esempio in una persona con diabete in terapia insulinica basale riduciamo il numero di volte che la terapia insulinica va iniettata da 365 a 52 in un anno mi sembra che il vantaggio sia evidente. Questo ovviamente consente una maggiore aderenza alla terapia. Infatti, è più facile aderire a una formulazione che va somministrata una volta a settimana e non avere tutti i giorni l’assillo di dover far l’insulina. E migliorando l'aderenza è verosimile che aumenti anche il controllo glicemico: per essere efficaci le insuline - come tutte le medicine - vanno assunte, mentre se non vengono assunte non sono efficaci». L’aspetto rivoluzionario di questa preparazione, aggiunge Consoli, è che «con una somministrazione settimanale noi otteniamo almeno la stessa qualità di buon controllo che otteniamo con la somministrazione giornaliera, non aumenta il numero di ipoglicemie e quindi è ugualmente sicura, però si inietta sei volte di meno in una settimana. Questo è un vantaggio che costituirà una rivoluzione nella terapia del diabete mellito» ribadisce l’endocrinologo.
Vi saranno vantaggi anche in termini di sostenibilità, sia dal punto di vista sanitario che ambientale? «La sostenibilità sanitaria dipende molto dal prezzo che si riuscirà a negoziare» osserva Consoli. «Si tratta di un farmaco innovativo e, come nel caso di tutti i farmaci innovativi, necessariamente dovrà avere un prezzo superiore a quello dei farmaci tradizionali, ma questo perché noi non possiamo non premiare anche in termini economici una ricerca e uno sviluppo che sono enormemente costosi. Quindi è ovvio e normale che il prezzo sia maggiore». Riguardo il minore impatto ambientale, Consoli osserva: «Abbiamo diverse penne di plastica in meno che vengono poi inserite nell'ambiente: certo è una goccia nel mare, letteralmente, rispetto alle milioni di tonnellate di plastica – tra bottigliette e sacchetti - che vi sono riversate. Però ogni piccolo passo aiuta. È una motivazione in più ai fini della prescrizione dell’insulina settimanale alle persone con diabete rispetto a quella principale che è quella di dotare queste persone di un farmaco più maneggevole, sicuro, al quale sia più facile aderire e che verosimilmente migliorerà la gestione complessiva della malattia».
In conclusione, dichiara Consoli, «aspettiamo con ansia che questo farmaco arrivi nelle nostre farmacie e sia disponibile per i nostri pazienti perché le persone con diabete fanno una grande e ammirevole fatica nel controllare al meglio la loro malattia e questo farmaco consentirà loro di alleggerire il peso e di fare la terapia insulinica in maniera più facile e più sostenibile. È una novità rivoluzionaria per certi aspetti e alleggerirà la loro vita. Noi siamo convinti che prima riusciamo a ottenerla prima tante persone con diabete staranno meglio ed è per questo che ci auguriamo che il processo di negoziazione con Aifa sia veloce e che molto presto questa rivoluzionaria formulazione possa essere disponibile».
Tratto da: Doctor33, 11 luglio 2024