Emoglobina glicata in gravidanza precoce: una svolta nello screening del diabete gestazionale
Il diabete gestazionale rappresenta una sfida sanitaria mondiale, con il 90% dei casi che si verificano nei paesi a basso e medio reddito. Le attuali linee guida raccomandano lo screening tramite il test di tolleranza al glucosio orale (OGTT) tra la 24ª e la 28ª settimana di gestazione, ma questo metodo è spesso costoso e poco praticato in questi contesti. Lo studio STRiDE ha valutato una soluzione alternativa: l'uso dell'HbA1c precoce come test di screening per il diabete gestazionale, da solo o insieme a un punteggio di rischio composito (età, BMI e storia familiare di diabete). L'obiettivo dello studio era verificare se l'HbA1c precoce potesse ridurre la necessità di effettuare l’OGTT. La prevalenza del diabete gestazionale, determinata tramite OGTT, era del 19.2% in India, 3.0% in Kenya e 14.5% nel Regno Unito. L'HbA1c precoce si è rivelata fortemente associata all'incidenza del diabete gestazionale, con rapporti di rischio aggiustati di 1.6 in India, 3.5 in Kenya e 4.7 nel Regno Unito. I modelli di rischio composito che includevano l'HbA1c, l'età, il BMI e la storia familiare di diabete hanno dimostrato di predire efficacemente il diabete gestazionale. Questo approccio di screening, basato su soglie specifiche per paese, ha il potenziale di ridurre la necessità di OGTT del 50-64%. Le soglie di HbA1c per il modello di inclusione/esclusione erano 5.4% e 4.9% in India, 6.0% e 5.2% in Kenya, e 5.6% e 5.2% nel Regno Unito. L'utilizzo dell'HbA1c precoce come metodo di screening per il diabete gestazionale offre un'alternativa semplice ed efficace, particolarmente nei paesi a basso reddito, riducendo significativamente la necessità di OGTT e consentendo un intervento precoce tramite test point-of-care.
Fonte: Saravanan P et al. Lancet Diabetes Endocrinol. 2024; doi: 10.1016/S2213-8587(24)00151-7.
Tratto da: Cardiolink, Martina Chiriacò, 26 agosto 2024