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Gli SGLT-2 inibitori vs GLP-1 agonisti per la protezione renale nel diabete: chi vince?

Lo studio retrospettivo multicentrico DARWIN-Renal ha confrontato l'efficacia degli inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio di tipo 2 (SGLT-2i) e degli agonisti del recettore del glucagon-like peptide-1 (GLP-1RA) sugli esiti renali nei pazienti con diabete di tipo 2 (T2D). La ricerca ha coinvolto 11.402 pazienti, selezionati da un database di oltre 48.000 persone, e suddivisi in due gruppi con caratteristiche comparabili. Nel gruppo trattato con SGLT-2i, il declino del tasso di filtrazione glomerulare stimato (eGFR) è stato inferiore rispetto al gruppo GLP-1RA, con una differenza di 1.19 ml/min/1,73 m² in 2.2 anni di osservazione (p=0.001). Anche il rischio di raddoppio della creatinina è risultato inferiore del 36% nel gruppo SGLT-2i (HR 0.64; p=0.047). Sebbene la riduzione dell'HbA1c fosse minore con SGLT-2i (-0.2%), questi farmaci hanno mostrato benefici aggiuntivi in termini di riduzione del peso corporeo (-1.3 kg) e della pressione arteriosa sistolica (-1.1 mmHg). Entrambi i trattamenti hanno avuto effetti simili sulla albuminuria. I risultati confermano che gli SGLT-2i offrono una protezione renale superiore rispetto ai GLP-1RA, anche nei pazienti senza malattia renale cronica iniziale, suggerendo il loro ruolo preferenziale nella gestione del rischio renale nel diabete di tipo 2.

Fonte: EASD Congress 2024.

Tratto da: Cardiolink, Martina Chiriacò, 23 settembre 2024