Diabete 2, cioccolato fondente può trovare spazio nella dieta
Durante le festività natalizie, una sorpresa golosa si aggiunge alla tavola delle persone con diabete di tipo 2: il cioccolato fondente, consumato con moderazione e in modo consapevole, può trovare spazio nella dieta.
Il consumo di 20-30 grammi di cioccolato fondente al giorno, pari a 2-3 quadretti, è sicuro per la maggior parte delle persone con diabete di tipo 2, a patto che venga bilanciato nel proprio piano alimentare giornaliero.
A confermare questa notizia è un’analisi basata su tre studi prospettici, secondo cui chi consuma più di cinque porzioni di cioccolato fondente a settimana presenta un rischio inferiore del 21% di sviluppare il diabete di tipo 2 rispetto a chi lo consuma raramente o mai. Diversa la situazione per chi predilige il cioccolato al latte: in questi casi si osserva un aumento di peso, anche se non una correlazione diretta con il diabete.
Considerando l’assunzione di qualsiasi tipo di cioccolato, il rischio relativo di sviluppare diabete si riduce del 10%. Tuttavia, emerge una distinzione netta nei comportamenti alimentari: gli amanti del cioccolato fondente tendono a seguire una dieta più equilibrata, ricca di frutta, verdura e flavonoidi, mentre chi preferisce il cioccolato al latte segue spesso un’alimentazione meno sana.
I dati, raccolti nell’ambito del Nurse Health Study II e dell’Health Professional Follow-up Study, si basano sull’analisi delle diete di oltre 192mila partecipanti, monitorate ogni quattro anni tramite questionari specifici sul consumo di prodotti a base di cacao e sul diabete auto-riferito.
Il parere degli esperti
La Prof.ssa Raffaella Buzzetti, Presidente della Società Italiana di Diabetologia (SID), chiarisce: “Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il cioccolato fondente con un'alta percentuale di cacao (superiore al 70%) presenta caratteristiche nutrizionali che lo rendono compatibile con una dieta equilibrata anche per chi soffre di diabete di tipo 2. I polifenoli e i flavonoli contenuti nel cacao hanno dimostrato di avere effetti positivi sulla sensibilità all'insulina e sul controllo della glicemia”.
La Prof.ssa Buzzetti sottolinea inoltre l’importanza di sfatare il mito secondo cui il cioccolato è vietato per i diabetici: “Un consumo moderato di cioccolato fondente, integrato in un piano alimentare equilibrato e personalizzato, può essere parte di uno stile di vita sano”.
Il messaggio per questo Natale è chiaro: anche chi convive con il diabete può concedersi il piacere del cioccolato fondente, ma con consapevolezza e senza eccessi. Rimane fondamentale consultare il proprio medico o diabetologo per adattare la dieta alle esigenze personali.
Tuttavia, nonostante i dati incoraggianti, il Prof. Riccardo Bonadonna, Presidente Eletto SID, invita a interpretare i risultati con prudenza: “Non vorrei fare il guastafeste, ma si tratta di un tipo di studio di associazione che non prova l’esistenza di un rapporto causa-effetto. Inoltre, nella ricerca il rischio è aggiustato per introito calorico. Quindi, bene il cioccolato fondente, in quantità limitate, all’interno di un regime dietetico e di uno stile di vita complessivo estremamente sano”.
Per Bonadonna, la chiave è la moderazione: “Adelante con juicio: curare gli stili di vita e, se sono ottimali, non è necessaria la rinuncia totale ai piccoli piaceri, come 20-30 grammi di cioccolato fondente, che corrispondono a 103-155 kcal. Tuttavia, è essenziale considerare che il cioccolato è ricco di grassi e povero di proteine”.
Tratto da: Doctor33, 24 dicembre 2024