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C.F. 98152160176

Lontano l'accordo delle regioni sul piano sanitario 2011

 

La maggior parte delle Regioni, e non solo del Sud, hanno dichiarato che sarà quasi impossibile raggiungere un'intesa sulla proposta di riparto 2011. Le Regioni hanno anche chiesto un tavolo tecnico al Ministro della Salute per individuare i costi legati alla mobilità extraregionale del 2010 "al netto delle inappropriatezze e dei comportamenti opportunistici" e per stabilire criteri condivisi per il "governo programmato dei volumi e delle tipologie delle prestazioni complementari" che le stesse regioni possono fornire. Il loro timore è di non riuscire a governare in modo efficiente la spesa.
La contestazione riguarda il modo in cui sono addebitati, alle singole autonomie, i costi delle prestazioni erogate in mobilità extraregionale, violando, si sottolinea, il principio federalista della "perequazione orizzontale".
"Non è accettabile - scrivono al ministro - vedersi attribuire costi per la mobilità extraregionale" dato che le prestazioni erogate, "per una quota rilevante non corrispondono al fabbisogno reale". Si tratta inoltre di prestazioni non "contrattualizzate ex ante nè per tipologia nè per volumi" così come prevede la normativa e l'assenza di un contratto non consente "una regressione" delle tariffe. "Non potendo" dunque fare un valutazione di qualità e di appropriatezza delle prestazioni, come avviene sul proprio territorio, sottolineano "una regione è costretta a sopportare costi normalmente non riconosciuti ai propri erogatori. Infine, la quota di inappropriatezza attribuibile a comportamenti opportunistici di erogatori di altre regioni inoltre finisce per pesare sulla valutazione complessiva delle proprie performance" in sede di valutazione, da parte del ministero, dei livelli essenziali di assistenza. La prossima settimana gli assessori si riuniranno ancora per formalizzare una loro proposta che sarà trasferita ai presidenti per il confronto con il Governo.
Tratto da: Sanità News, 18 gennaio 2011