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Cibi per celiaci: allarme su nuove normative europee

 

Un declassamento che mette a rischio le tutele dei celiaci e i livelli di sicurezza e qualità degli alimenti senza glutine. Non usa mezzi termini Caterina Pilo, direttore generale di Associazione italiana celiachia (Aic) e Fondazione celiachia, nel commentare la versione finale del testo di Regolamento quadro 353 sugli alimenti dedicati a diete speciali approvata lo scorso 14 novembre a Bruxelles.
 
 
La posizione del Parlamento Europeo, che includeva nel nuovo regolamento i prodotti per celiaci, è stata stralciata dalla bozza finale: la versione definitiva include anche gli alimenti per perdere peso, ma non quelli per celiaci. «Di certo, con questo primo passaggio» spiega Pilo «si è persa l'occasione di mantenere il riconoscimento dei celiaci quale categoria vulnerabile della popolazione e dei prodotti specificamente formulati per celiaci, quali alimenti essenziali nella dieta senza glutine. L'impatto di un tale declassamento apre comunque le porte a un possibile scenario di smantellamento delle tutele dirette dei celiaci e dei livelli di sicurezza e qualità dei prodotti dietetici senza glutine». Alla luce di quanto approvato, formalmente non esisterà più la definizione di alimento “dietetico”. «Alcuni resteranno normati dal Regolamento in questione, altri, come i prodotti per celiaci, rientreranno nel Regolamento sulle informazioni sugli alimenti al consumatore, il 1169/2011» prosegue Pilo. «Un regolamento, quest'ultimo, di carattere generalista, che può certamente essere adeguato per gestire l'indicazione “senza glutine” sui prodotti di consumo corrente, come salumi, gelati, caramelle, salse, cioè sui prodotti “per tutti”, destinati alla generalità dei consumatori, che le aziende possono garantire anche senza glutine, quindi idonei anche ai celiaci, ma che lascia forti perplessità sulla gestione degli alimenti appositamente formulati per i celiaci, come pane o pasta senza glutine. Per questo Aic era contraria a che la complessa regolamentazione dei prodotti senza glutine fosse “importata” in questa norma. In fase di negoziato ne abbiamo ammesso l'utilizzo, ma con precise garanzie, solo parzialmente accolte. La nostra attività oggi sulle premesse al Regolamento 353, dedicate agli alimenti per celiaci, affinché si chiarisca la differenza tra alimenti specificamente formulati per celiaci - gli attuali “dietetici” - e gli alimenti di consumo corrente. Se anche questa distinzione sarà mantenuta nel Regolamento 1169, gli stati nazionali potranno garantire specifiche tutele sugli alimenti “ex-dietetici”, mantenendone gli attuali livelli di sicurezza e qualità».
Tratto da: DoctorNews, 20 dicembre 2012