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Miscelanea

 

ONCOLOGO BONADONNA
Medici facciano esame di umanità
Servirebbe un esame «di umanità» per chi vuole diventare medico a tutti gli effetti, perché la cosa più importante della medicina è «saper parlare agli ammalati». Lo ha detto Gianni Bonadonna, tra i padri dell’oncologia in Italia, durante un convegno organizzato da Vidas sul morire con dignità.
Secondo Bonadonna, che ha parlato come medico ma anche come ammalato (è stato colpito alcuni anni fa da un ictus), «i medici sono bravi, ma non tutti. Gli aspiranti medici dovrebbero fare un esame di umanizzazione prima di essere ammessi al corso di medicina. Perché parlare con gli ammalati è difficile, ci vuole una dote particolare, e se uno non lo sa fare non dovrebbe essere un medico: qualsiasi altra cosa, ma non un medico».
DALLA COLDIRETTI
«No all’aglio come farmaco»
«Gli italiani con un consumo annuo di circa 50 milioni di chili si avvantaggiano a tavola delle molteplici proprietà dell’aglio che è considerato unanimemente un efficace farmaco naturale, anche se la Corte europea di giustizia ha stabilito che il preparato d’aglio venduto in forma di capsule non è un medicinale». Lo rileva la Coldiretti in riferimento ad una causa che vedeva opposta la Germania alla Commissione europea.
«La massima espressione delle proprietà del prezioso bulbo - ricorda l’organizzazione agricola - si realizza con il consumo al naturale, piuttosto che con le capsule di polvere d’estratto». Infatti, ricorda, «l’uso dell’aglio nella medicina popolare ha una tradizione secolare, non a caso, tra le molte proprietà salutari è consigliato contro mal di testa, infezioni e malattie cardiovascolari, ma soprattutto come disinfettante dell’intestino.
MEDICINA
Diabete: il bisturi non elimina l’insulina
Critiche alla terapia chirurgica del diabete illustrata a Milano dal professor Nicola Scopinaro, che ha presentato i risultati dello «studio pilota» condotto a Genova con l’intervento di Diversione Biliopancreatica, sono venute dal presidente di «Diabete Italia» Riccardo Vigneri.
«La riduzione del peso (e specie dell’obesità addominale), comunque ottenuta, migliora (ed a volte fa scomparire) - afferma Vigneri in una nota, anche a nome della Società Italiana di Diabetologia e dell’Associazione Medici Diabetologi - il diabete dovuto alla grave obesità. Il ruolo della chirurgia bariatrica nella cura dell’obesità e quindi del diabete di tipo 2, sua principale conseguenza metabolica, è noto da anni e ben documentato in letteratura. Da questo a dire che «il bisturi elimina l’insulina» ce ne corre».
SANITA’
Polmoni a rischio per bambini prematuri
Monitorare fin dalla nascita i problemi respiratori dei bambini prematuri può permettere di ridurre le complicanze polmonari in età adulta. La displasia broncopolmonare (BPD), è infatti una fra le più frequenti malattie che colpiscono chi nasce pretermine: in Italia circa 40.000 casi all’anno. Questa patologia presenta pesanti ripercussioni sulla qualità della vita come disturbi respiratori ricorrenti, scarsa crescita, infezioni polmonari, difficoltà di inserimento in comunità. Sintomi simili all’asma che però per fortuna in genere regrediscono con il tempo: verso l’età scolare molti bambini conducono una vita normale. L’Ospedale Pediatrico di Padova è impegnato da oltre 15 anni nel follow-up respiratorio dei bambini nati pretermine e seguiti fino all’adolescenza: si tratta dell’unico esempio finora presente in letteratura su prematuri seguiti negli anni con prove di funzionalità respiratoria, già a partire dai primi giorni di vita.
DALL’AMERICA
Tra dieci anni un kit casalingo per predire le malattie
Un kit casalingo capace di individuare anzitempo segnali di malattie gravi in qualsiasi parte del corpo prima ancora che sviluppino qualsiasi sintomo è in via di messa a punto negli Stati Uniti e dovrebbe essere disponibile tra una decina di anni. Lo ha reso noto il dottor Leroy Hood, a capo del team di ricercatori dell’Institute for Systems Biology di Seattle che lavora al progetto. A suo giudizio si tratta di una novità rivoluzionaria: la diagnosi preventiva di mali quali cancro e forme di demenza grazie al controllo sanitario «fai da te», costituito da semplici analisi del sangue, aumenterebbe significativamente le possibilità di guarigione dei pazienti.
Fonte: Giornale di Brescia, 19 novembre 2007