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Come ridurre il rischio di sindrome metabolica

 

Per combattere e prevenire la sindrome metabolica occorre agire sul proprio stile di vita e sulla dieta.
Prevenire la sindrome metabolica, un noto fattore di rischio e precursore delle malattie cardiovascolari, si può. Gli esperti spiegano come e perché.
La condizione nota con il nome di sindrome metabolica (SM) è un insieme di fattori di rischio metabolici ritenuti precursori delle malattie cardiovascolari. Per essere considerata tale, in genere si compone di tre principali fattori quali l’insulino-resistenza, il sovrappeso, alti livelli di trigliceridi nel sangue. Possono tuttavia essere presenti anche ipertensione – o pressione alta, grasso addominale, colesterolo in eccesso.
La sindrome metabolica è dunque indice quasi certo di un aumentato rischio cardiovascolare – e non solo – per cui è fondamentale riuscire a controllare ma soprattutto prevenire.
Per questo motivo, gli scienziati statunitensi del Minneapolis Heart Institute Foundation, hanno condotto una ricerca per stabilire quali siano le azioni da mettere in pratica per prevenire questa condizione clinica.
Il principale cambiamento che può avere evidenti effetti salutari riguarda lo stile di vita: i ricercatori hanno infatti stabilito che tra i più importanti fattori d’influenza sulla sindrome metabolica vi sono la dieta e i correlati sovrappeso e obesità. Ma non mancano anche altri fattori, che sono stati presi in considerazione proprio in questo studio, i cui risultati sono stati presentati durante l’American Heart Association Scientific Sessions tenutasi a Dallas dal 16 al 17 novembre 2013. I dati raccolti su 1.059 soggetti, hanno confermato l’importanza della dieta e della prevenzione dell’obesità: in particolare del mangiare più frutta e verdura.
In questo studio, la dott.ssa Jackie Boucher e colleghi hanno utilizzato un semplice calcolo per ricavare un Punteggio Ottimale di Lifestyle (OLS), che è una sintesi composita di vizio del fumo, l’uso di alcol, il consumo di frutta e verdura, l’attività fisica e l’indice di massa corporea (BMI).
Durante la sessione, la dott.ssa Boucher ha detto che questi risultati supportano chiaramente le raccomandazioni nazionali che incoraggiano le persone a raggiungere un equilibrio energetico e ad aumentare il consumo di frutta e verdura.
I dati raccolti e ottenuti suggeriscono che vi è una chiara connessione tra un aumento del peso corporeo o la diminuzione del consumo di frutta e verdura e lo sviluppo della sindrome metabolica, ha aggiunto Boucher.
Nello specifico, un calo nel punteggio OLS è stato associato a un aumento del rischio dell’incidenza della SM di circa 3 volte (aOR = 2,9, CI: 1.69, 5.04). Tra i fattori di aumentato rischio di sviluppare la sindrome metabolica i principali sono stati i cambiamenti nel BMI e la riduzione del consumo di frutta e verdura.
Lo studio è durato due anni, e coloro che durante questo tempo sono diventati obesi hanno avuto più di 8 volte maggiori probabilità di sviluppare la sindrome metabolica; le persone che invece hanno ridotto il proprio consumo di frutta e verdura al di sotto delle cinque porzioni al giorno, avevano un aumento del rischio di quattro volte maggiore.
In conclusione, i ricercatori ritengono che per prevenire la SM sia importante mantenere una dieta sana, che preveda un buon apporto di vegetali e mantenere allo stesso tempo un peso sano. Dieta corretta e attività fisica adeguata sono tutti strumenti che possono aiutare a prevenire molte malattie, non dimentichiamolo.
Tratto da: La Stampa Salute, lm&sdp, 21 novembre 2013