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Diabete, parte dal Piemonte un nuovo modello clinico per assistere i malati

Un nuovo modello clinico in Piemonte per l’assistenza ai malati di diabete, che prende spunto dal principio delle reti integrate su modello “Hub and Spoke” e in grado di trattare il più possibile a livello di prossimità, attraverso l’educazione del paziente, la complessità della gestione dei problemi quotidiani del malato e della sua malattia. Mentre nell’eventualità di casi di maggiore gravità clinica, i pazienti verranno indirizzati agli Hub, intesi come sistemi produttivi ad alta efficienza per l’erogazione di prestazioni, che richiedono competenze e tecnologie avanzate con una presa in carico del malato limitata nel tempo per risolvere il problema.

È quanto prevede il nuovo progetto che si appresta a partire in Piemonte, in seguito all’approvazione di una delibera della Giunta Regionale lo scorso ottobre, attraverso la quale è stato modificato il modello attuale con una serie di cambiamenti positivi per la presa in carico di persone con diabete mellito.

Obiettivo del nuovo progetto organizzativo è quindi realizzare la continuità assistenziale tra strutture e funzioni ospedaliere e territoriali nell'ambito di reti integrate “ospedale-territorio”. «Auspichiamo che questo tipo di modifiche ai modelli organizzativi, da sempre sostenuti dall’Associazione Medici Diabetologi, vengano adottati su tutto il territorio nazionale, poiché hanno la prerogativa di poter contribuire a rendere maggiormente efficace il processo di cura, in quanto fanno emergere una maggiore specificità delle competenze dei professionisti coinvolti, a tutto beneficio del paziente», commenta Nicoletta Musacchio, presidente dell’Associazione Medici Diabetologi.

I prossimi passi per la Regione saranno quello di individuare i compiti operativi dei centri Hub di riferimento per l'espletamento di attività di diabetologia pediatrica e di cura del piede diabetico e quello di identificare le modalità operative di coordinamento della rete in ciascuna area interaziendale e a livello regionale. Servirà inoltre stabilire i componenti della Commissione Endocrino-Diabetologica regionale e definire il crono-programma per lo sviluppo del piano d'azione 2016-2019.

Tratto da: Healthdesk, 11 gennaio 2017