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Sonno, cenare tardi ha un effetto negativo sul metabolismo?

Mangiare tardi la sera, poco prima di andare a letto, avrebbe un impatto negativo sul metabolismo: aumenterebbero infatti i livelli di alcuni marcatori associati a malattie cardiovascolari e al diabete. La nuova conferma arriva da uno studio pubblicato su Sleep e realizzato dalla University of Pennsylvania. «Le alterazioni dello stile di vita e delle abitudini del sonno portano alle alterazioni del ciclo circadiano e del metabolismo», aggiunge la dottoressa Lara Fratticci, neurologa di Humanitas.

Lo studio è stato condotto su otto individui, ventenni e normopeso, che hanno seguito due diverse routine alimentari ciascuna per otto settimane, con un intervallo di due settimane. Nella prima hanno consumato tre pasti e due spuntini tra le otto del mattino e le sette di sera, nella seconda, invece, tra mezzogiorno e le undici di sera. Le ore di sonno erano confinate sempre tra le undici e le nove del mattino successivo.

Alimentazione, ormoni e metabolismo

È emerso che al termine del secondo scenario, rispetto al primo, gli individui erano aumentati di peso, avevano metabolizzato meno grassi e più carboidrati ed erano aumentati i livelli di alcuni marcatori associati a un profilo metabolico negativo: insulina e glicemia a digiuno, colesterolo e trigliceridi. «Aumenta l’insulino-resistenza, che predispone al diabete, e anche la produzione di citochine proinfiammatorie e il livello di quei marcatori che predispongono alle malattie cardiocerebrovascolari», sottolinea la dottoressa Fratticci.

Inoltre, al primo scenario, quello dei pasti anticipati nella giornata, si è visto che i livelli di grelina, l’ormone che stimola l’appetito, raggiungevano il picco anzitempo rispetto a quanto facessero nel secondo scenario. I livelli di leptina, l’ormone della sazietà, invece, raggiungevano il picco più tardi.

Mangiando prima i partecipanti dello studio erano indotti a restare sazi più a lungo. Pertanto consumare i pasti a orari anticipati permetterebbe – suggeriscono i ricercatori – di controllare meglio la fame nel corso della serata. «Più tardi si tende a mangiare, più si stimola la produzione di grelina. Dall’altro lato, invece, la leptina quando è assestata su livelli normali determina una riduzione delle glicemia, del metabolismo degli acidi grassi, dei trigliceridi e del glucosio a livello epatico. Se si altera il ciclo sonno/veglia si altera la produzione di questo ormone e dunque si innescano degli squilibri ormonali».

Tra sonno, dieta e metabolismo il legame è strettissimo

«È un ciclo che si autoalimenta. Mangiare in modo sregolato pregiudica il sonno e la privazione di sonno ha effetti sul metabolismo». Pertanto una regola fondamentale per un sano stile di vita rispettoso del ciclo sonno/veglia è quella di non mangiare troppo tardi la sera. Oltre a questo è importante:

•«cercare di andare a letto e di svegliarsi tendenzialmente alla stessa ora, il più presto possibile;

•dormire in un ambiente che non disturbi il sonno, silenzioso e privo di luci, con una temperatura adeguata;

•non considerare il letto come una postazione per fare altro, ad esempio guardare la Tv o stare al Pc;

•evitare a cena quegli alimenti che possono disturbare il sonno, come cioccolato o bevande contenenti sostanze stimolanti come la caffeina;

•bere una tisana o una tazza di latte che contiene triptofano, un amminoacido che stimola la produzione di serotonina e melatonina;

•seguire una dieta ricca di frutta e verdura e di cereali meglio se integrali;

•evitare di fare attività fisica a ridosso dell’ora in cui si va a letto;

•dedicarsi invece ad attività rilassanti come la lettura o un bagno caldo», conclude la specialista.

Tratto da: Humanitas Salute, 24 agosto 2017