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Diabete 2, monitoraggio glicemico continuo efficace con più iniezioni di insulina al giorno

Nei pazienti con diabete di tipo 2 che utilizzano più iniezioni di insulina giornaliere, il monitoraggio glicemico continuo ha dimostrato un'efficacia significativa. Ecco quanto conclude su Annals of Internal Medicine lo studio DIaMonD (Multiple Daily Injections and Continuous Glucose Monitoring in Diabetes) svolto dai ricercatori del Jaeb Center for Health Research in Florida. Al trial hanno preso parte 158 persone con diabete di tipo 2, assegnate per 24 settimane al monitoraggio glicemico continuo oppure alle consuete misurazioni glicemiche periodiche. E al termine dello studio i ricercatori hanno scoperto che, rispetto al gruppo di controllo, il monitoraggio glicemico continuo non solo si associa a un significativo miglioramento dei livelli di HbA1c e della soddisfazione dei pazienti, ma riduce anche la frequenza di ipoglicemie aumentando il tempo trascorso in compenso glico-metabolico.

«Poiché solo pochi pazienti con diabete di tipo 2 trattati con insulina utilizzano attualmente il monitoraggio glicemico continuo, i risultati di questo studio aprono la strada a una modalità di gestione supplementare che può essere estremamente utile in questi soggetti» conclude Roy Beck, direttore esecutivo del Centro Jaeb e coordinatore dello studio finanziato da Dexcom, un'azienda che sviluppa, produce e distribuisce sistemi di monitoraggio continui di glucosio per la gestione del diabete. Aggiunge Kevin Sayer, presidente e amministratore delegato della società: «Dallo studio DIaMonD, uno dei primi a esaminare il monitoraggio glicemico continuo nei pazienti con diabete di tipo 2 che necessitano di più iniezioni di insulina giornaliere, emerge con chiarezza che a trarre vantaggio dall'uso di questo monitoraggio non sono solo i pazienti con diabete di tipo 1». E in un editoriale di commento Vanessa Arguello della David Geffen School of Medicine all'UCLA di Santa Monica in California, sottolinea: «Indipendentemente dal tipo di diabete, i medici dovrebbero selezionare con attenzione i candidati al monitoraggio glicemico continuo considerandone da un lato l'effettiva utilità clinica e dall'altro il rischio di ipoglicemia e l'aderenza al trattamento».

Ann Intern Med. 2017. doi: 10.7326/M16-2855

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28828487

Ann Intern Med. 2017. doi: 10.7326/M17-2121

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28828490

Tratto da: Doctornews, 06 settembre 2017