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Metformina nelle donne con precedente diabete gestazionale: previene il diabete?

La somministrazione di metformina a lungo termine (15 anni) in donne che hanno sofferto di diabete gestazionale durante la gravidanza sembra essere particolarmente efficace nel prevenire l’insorgenza di diabete di tipo 2, e potrebbe giustificare un maggiore utilizzo preventivo nelle donne a rischio elevato. È quanto emerso da alcuni risultati del Diabetes Prevention Program (DPP) e dalla sua estensione presentati dal dr. DM Nathan, MD, direttore del Diabetes Center at Massachusetts General Hospital, Boston, alle recenti 77th Scientific Sessions dell’American Diabetes Association (ADA), San Diego, CA, 9-13 giugno 2017.

Il Diabetes Prevention Program (DPP), USA

Il Diabetes Prevention Program (DPP) è un importante studio di ricerca clinica, multicentrico (27 Centri USA) a lungo termine, avviato nel 1996 e condotto su 3.234 partecipanti, osservati per 15 anni. L’obiettivo principale dello studio era quello di verificare se piccole perdite di peso ottenute con modificazioni della dieta, aumento dell’attività fisica regolare o trattamento con metformina possano prevenire o ritardare l’insorgenza di diabete di tipo 2 (DT2) nei partecipanti. All’inizio dello studio, tutti i soggetti inclusi erano in sovrappeso od obesi e in prediabete (livelli di glicemia più alti della norma ma non tali da fare diagnosi di diabete), condizioni a maggior rischio di futuro diabete.

Tutti i partecipanti sono stati suddivisi in tre gruppi, in modo casuale (randomizzazione):

•il primo gruppo doveva modificare in modo intensivo il proprio stile di vita grazie a: dieta ipocalorica e a basso tenore di grassi, attività fisica regolare (150 minuti/settimana) e modificazioni del comportamento. L’obiettivo era quello di perdere il 7% del peso corporeo e mantenere nel tempo tale perdita;

•il secondo gruppo assumeva metformina, 850 mg per 2 volte al giorno;

•e il terzo gruppo riceveva placebo invece del farmaco attivo.

Sia il secondo che il terzo gruppo dovevano seguire alcune indicazioni per la dieta e l’attività fisica ma senza un supporto motivazionale forte come nel primo gruppo.

I primi risultati a 6 anni dalla partenza

Nel 2002, a 6 anni dall’avvio, gli autori dello studio hanno valutato nei tre gruppi l’incidenza del diabete, definito come glicemia a digiuno (Fasting Plasma Glucose, FPG)  ≥ 126 mg/dl glucosio o ridotta tolleranza al glucosio (Impaired Glucose Tolerance, IGT ≥ 200 mg/dl). I dati osservati hanno evidenziato una riduzione del 58% del rischio di diabete nel primo gruppo che seguiva una drastica modificazione dello stile di vita associata a un supporto motivazionale, del 31% nel secondo gruppo trattato con metformina e un aumento del diabete di tipo 2 nel gruppo placebo (+11% per anno). Ulteriori analisi in alcuni sottogruppi hanno mostrato che la metformina riduceva del 44% il rischio di diabete nei soggetti con meno di 60 anni, del 53% nelle persone con obesità [Indice di Massa Corporea (BMI o IMC) ≥35 kg/m2] e del 51% nelle donne con una storia di diabete durante la gravidanza (diabete gestazionale).

L’estensione del DPP originale (DPPOS)

Una volta conclusa la prima fase del Diabetes Prevention Program, nel 2003 è stata avviata un’estensione dello studio originale [Diabetes Prevention Program Outcomes Study (DPPOS)], che è tuttora in corso e a cui ha aderito l’88% dei volontari iniziali: la somministrazione di placebo è stata interrotta e a tutti i partecipanti è stato proposto un nuovo intervento sullo stile di vita. Nel gruppo sin dall’inizio trattato con metformina, è stata continuata la somministrazione del farmaco attivo. Nel corso degli anni, la riduzione del rischio di diabete con metformina si è stabilizzata intorno al 18%.

Riduzione del rischio di diabete del 41% a 15 anni dall’avvio del DPP

Nell’arco dei 15 anni dall’avvio del Diabetes Prevention Program (DPP), le donne con precedente diabete gestazionale (n = 233) che hanno assunto metformina hanno evidenziato una riduzione del 41% del rischio di sviluppare diabete di tipo 2 rispetto a una riduzione di circa il 10% osservata nelle donne che non hanno sofferto di diabete durante la gravidanza (n = 1223). Andamenti simili erano confermati anche considerando l’emoglobina glicata (HbA1c) come parametro di riferimento per definire il diabete.

Questi risultati, ha sottolineato il coordinatore del DPP DM Nathan, MD, direttore del Diabetes Center at Massachusetts General Hospital di Boston durante la presentazione alle recenti 77th Scientific Sessions dell’American Diabetes Association (ADA), potranno essere utili per innescare una discussione tra clinici “se” e “a chi” consigliare l’utilizzo di metformina a lungo termine per la prevenzione dell’insorgenza di diabete di tipo 2, in particolare nei casi di maggior rischio conclamato o quando non siano possibili drastiche modificazioni dello stile di vita o riduzioni del peso corporeo di almeno il 5-10%.

 

References

– Nathan DM et al – Effect of Metformin on Diabetes Prevention at 15 Years: Identification of Subgroups Most Likely to Benefit, Diabetes Prevention Program (DPP) Research Group. American Diabetes Association 2017 Scientific Session abstract 169-OR/169

– Diabetes Prevention Program (DPP)

Tratto da: Diabete.com, 27 settembre 2017