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Negli obesi aumenta la prevalenza di “ipertensione mascherata”

Le linee guida statunitensi del 2017 rappresentano un importante passo avanti nella valutazione ottimale della PA e nella diagnosi accurata dell'ipertensione nel 21° secolo, raccomandando che le decisioni sul trattamento siano basate su misurazioni della PA ottenute fuori dall’ambulatorio del medico. Pertanto, i medici sono ora incoraggiati a identificare l'ipertensione da camice bianco e l’ipertensione mascherata sia nei soggetti non trattati che trattati e basare le decisioni di trattamento sulle misurazioni della PA “out-of office”. Le raccomandazioni per la pratica clinica dovrebbero essere scientificamente corrette, ma anche equilibrate e realistiche. È accettato che al momento attuale in molte situazioni mediche le decisioni si basino esclusivamente sulla misurazione “office”. Peraltro la valutazione “out of office" è fondamentale e le linee guida raccomandano, per i costi e la facilità di gestione, di usare la automisurazione domiciliare piuttosto che il monitoraggio delle 24 ore (che peraltro sarebbe superiore ma logisticamente più complesso visto l’altissimo numero di ipertesi da valutare). Tuttavia, gli ostacoli all'attuazione clinica possono essere superati con un impegno scientifico forte e persistente. Pur riconoscendo i principali progressi nel monitoraggio della BP effettuati nelle linee guida statunitensi del 2017, gli autori propongono alcuni consigli molto utili che possono ulteriormente ottimizzare la valutazione della BP nella pratica clinica. L’articolo è molto utile per migliorare l’approccio nella misurazione della pressione nel paziente iperteso.

Fonte: George Stergiou et al. Hypertension. 2018;71:963-965.

Tratto da: Cardiolink, 18 maggio 2018