Ipertensione, buoni risultati nel trattamento grazie alla denervazione renale
Due studi pubblicati su Lancet mostrano che la denervazione renale offre risultati incoraggianti nel trattamento dell'ipertensione. Nello studio SPYRAL HTN-ON MED, 80 pazienti con ipertensione non controllata, con pressione sistolica misurata in ambulatorio compresa tra 150 e 180 mmHg e pressione diastolica di almeno 90 mmHg, sono stati randomizzati a trattamento con denervazione renale tramite ablazione con radiofrequenza o a procedura placebo con angiografia.
I pazienti erano gestiti con un numero di farmaci ipertensivi variabile, fino a tre. Ebbene, dopo sei mesi, è stata ottenuta una diminuzione della pressione sistolica misurata con monitoraggio continuo sulle 24 ore significativamente maggiore con la denervazione renale che con la procedura placebo (-9,0 mmHg rispetto a -1,6 mmHg). «La denervazione renale nelle arterie principali e nei rami renali ha ridotto significativamente la pressione arteriosa rispetto al controllo con trattamento fittizio senza eventi di sicurezza importanti» conclude David Kandzari, del Piedmont Heart Institute di Atlanta, USA, primo autore del lavoro. Nel secondo studio, RADIANCE-HTN SOLO, Michel Azizi, della Université Paris-Descartes di Parigi, e il suo gruppo hanno arruolato 150 adulti con pressione arteriosa misurata con monitoraggio continuo nelle 24 ore compresa tra 135/85 mmHg e 170/105 mmHg dopo l'interruzione della cura con farmaci per l'ipertensione.
I pazienti sono stati randomizzati a ricevere denervazione renale con ecografia endovascolare o procedura placebo con angiografia renale. Anche in questo caso, dopo due mesi, il gruppo trattato con denervazione ha mostrato una riduzione maggiore nella pressione sistolica misurata con monitoraggio continuo nelle 24 ore durante il giorno rispetto al gruppo placebo (-8,5 mmHg rispetto a -2,2 mmHg). «Rispetto a una procedura simulata, la denervazione renale con ecografia endovascolare ha ridotto la pressione arteriosa in monitoraggio continuo a due mesi in pazienti con ipertensione sistolica-diastolica combinata in assenza di farmaci» concludono gli autori.
Lancet 2018. Doi: 10.1016/S0140-6736(18)30951-6
https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(18)30951-6/fulltext
Lancet 2018. Doi: 10.1016/S0140-6736(18)31082-1
https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(18)31082-1/fulltext
Lancet 2018. Doi: 10.1016/S0140-6736(18)31126-7
https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(18)31126-7/fulltext
Tratto da: Doctornews, 06 giugno 2018