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Ipoglicemia grave, approvato dalla Fda primo trattamento in polvere per via nasale

Ipoglicemia grave, la Fda approva glucagone in forma di polvere ad assunzione nasale per il trattamento delle emergenze

La Food and Drug Administration (Fda) comunica l'approvazione del primo trattamento d'emergenza per l'ipoglicemia grave in pazienti diabetici di età pari o superiore a 4 anni. La somministrazione del glucagone, in forma di polvere, avverrà per via nasale, rendendo non necessaria l'iniezione.

Ipoglicemia grave

Come spiega il comunicato dell'ente di controllo statunitense, l'ipoglicemia grave è data dal basso livello di zuccheri nel sangue. Tale condizione, ricorrente nei pazienti con diabete per via del trattamento con insulina, può causare confusione e perdita di coscienza, rendendo di fatto necessario l'intervento di un'altra persona per il soccorso.

Glucagone in forma di polvere nasale

A differenza del glucagone iniettabile, il Baqsimi (questo il nome del farmaco sotto marchio Eli Lilly and Company, alla quale la Fda ha concesso l'approvazione) è una polvere nasale conservata in un dispenser monouso: evidente dunque la maggior praticità nell'assunzione durante un episodio ipoglicemico. Il farmaco agisce aumentando i livelli di zucchero nel sangue tramite la stimolazione del fegato, che rilascia nel flusso sanguigno il glucosio immagazzinato. L'efficacia e la sicurezza del glucagone in forma di polvere nasale è stata valutata in due studi su 83 e 70 pazienti adulti e in uno su 48 pazienti in età pediatrica (superiore ai 4 anni): confrontato a una singola dose di glucagone iniettabile, il farmaco ha fornito risposte positive in termini di incremento degli zuccheri nel sangue contro l'ipoglicemia indotta da insulina. «Questo nuovo modo di somministrare il glucagone può semplificare il processo, che può essere complicato durante un episodio ipoglicemico, in quanto il paziente potrebbe perdere conoscenza», ha spiegato Janet Woodcock direttrice del Centro per la ricerca e la valutazione dei medicinali della Fda. «In quelle situazioni, vogliamo che il processo di trattamento sia il più semplice possibile»

Avvertenze e reazione avverse

Come spiega la Fda, il medicinale non deve essere assunto da pazienti con feocromocitoma, raro tumore del tessuto ghiandolare surrenale, da pazienti con insulinoma, o con ipersensibilità nota al glucagone (che potrebbe scatenare reazioni allergiche). L'avvertenza invita all'utilizzo con cautela in caso di digiuno prolungato o di insufficienza surrenalica o ipoglicemica cronica, in quanto queste condizioni comportano esigue quantità di glucosio nel fegato e, di conseguenza, inadatte a garantire l'efficienza del farmaco. Le reazioni avverse più comuni comprendono nausea, vomito, mal di testa, irritazione delle vie respiratorie superiori, lacrimazione, arrossamento degli occhi e prurito.

Tratto da: Farmacista33, 12 agosto 2019