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Malattie cardiache, nel diabete di T2 mantenere la perdita di peso č importante per ridurre il rischio

Secondo uno studio appena pubblicato sul Journal of American Heart Association, nei pazienti con diabete di tipo 2 che riacquistano peso calano i benefici della riduzione del rischio di malattie cardiache o ictus rispetto a chi invece mantiene il calo ponderale. «Riacquistare il peso precedentemente perduto è un evento comune che può deteriorare i benefici iniziali in termini di protezione dal rischio di malattie cardiache o ictus» scrivono gli autori, coordinati da Alice Lichtenstein, del laboratorio di nutrizione cardiovascolare presso il centro di ricerca sull'alimentazione della Tufts University di Boston, Massachusetts. Tuttavia, pochi studi prima d'ora hanno confrontato direttamente il rischio cardiometabolico tra le persone che hanno perso peso con successo e hanno mantenuto tale perdita rispetto a coloro che hanno riguadagnato peso, in particolare tra le persone con diabete di tipo 2.

Per chiarire meglio l'argomento i ricercatori hanno analizzato i dati di quasi 1.600 partecipanti con diabete di tipo 2 arruolati nello studio Look AHEAD, (Action for Health Diabetes), un trial che ha confrontato un intenso programma di intervento sullo stile di vita, volto a raggiungere e mantenere la perdita di peso e la forma fisica nei pazienti con diabete mellito di tipo 2. Così facendo hanno scoperto tra coloro che avevano perso il 10% o più del peso corporeo e mantenuto il 75% o più del calo ponderale nei quattro anni successivi, un significativo miglioramento dei fattori di rischio in termini di colesterolo HDL, trigliceridi, glicemia, pressione sanguigna, circonferenza della vita e controllo del diabete. Viceversa, l'effetto benefico è sceso tra coloro che hanno riguadagnato peso. «I nostri risultati suggeriscono che oltre a concentrarsi sul calo ponderale, dovrebbe essere sottolineata l'importanza di mantenere la perdita di peso a lungo termine, requisito essenziale per ridurre il rischio cardiovascolare» conclude Lichtenstein, membro del Consiglio per lo stile di vita e la salute cardiometabolica dell'American Heart Association.

J Am Heart Assoc. 2019. doi: 10.1161/JAHA.118.010951

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31594431

Tratto da: Cardiologia33, 23 ottobre 2019