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Tumori, la prevenzione deve partire dall’alimentazione

La salute vien mangiando. Soprattutto quando si parla di prevenzione dei tumori. Una ricerca recente condotta dall’Istituto nazionale francese per la salute e la ricerca medica ha messo in relazione i dati relativi ai consumi alimentari di oltre 471 mila europei arrivando alla conclusione che un tumore su tre possa essere prevenuto con l’alimentazione. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Maria Chiara Tronconi, oncologa di Humanitas.

Quali fattori di rischio si possono prevenire con l’alimentazione?

A mettere in relazione la qualità degli alimenti e rischio di insorgenza dei tumori è una ricerca pubblicata sulla rivista «Plos Medicine», ultima tappa del progetto «Epic», il maxi-studio avviato venticinque anni fa per studiare il ruolo della dieta e più in generale degli stili di vita nell’insorgenza delle malattie oncologiche.

Gli esperti però lo ripetono ormai già da diversi anni. Con un’alimentazione sana si prevengono fattori di rischio importanti come il sovrappeso e l’obesità. Una dieta povera dal punto di vista nutrizionale invece può facilitare lo sviluppo di diverse neoplasie. Si rischia di più per i tumori del polmone e del tratto gastrointestinale (esofago, stomaco, colon-retto) tra gli uomini, per quelli del fegato e del seno (dopo la menopausa) tra le donne.

Quali indicazioni seguire?

In Francia sono già stati introdotti i prodotti “a semafori”: un simbolo guida i consumatori e li aiuta a riconoscere i prodotti qualitativamente migliori e quelli che invece impoveriscono la dieta con l’aiuto di simboli colorati. In Italia per ora le aziende non hanno alcun obbligo. Quella di rendere più facile per i consumatori l’ottenimento di informazioni sui singoli alimenti è una libera scelta di ogni singolo brand.

Quali indicazioni seguire allora? Prima di tutto, dicono gli oncologi, è bene mantenere il proprio peso sempre nei limiti della normalità: svolgere attività fisica; seguire una dieta ricca in cereali integrali, frutta, verdura e legumi, limitare il consumo di cibi pronti e trasformati, limitare il consumo di carni rosse e di bevande zuccherate, non bere alcolici. Attenzione in particolare a sale, grassi saturi, fibre e zuccheri: questi gli ingredienti posti che, se consumati eccessivamente e con troppa frequenza, sono correlati uno stato di salute generalmente inferiore e un rischio più alto di sviluppare diverse malattie croniche.

Tratto da: Humanitas Salute, 23 febbraio 2020