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Non trascurare il diabete durante la pandemia

Le persone con diabete che contraggono il Covid-19 sono maggiormente a rischio: la migliore difesa contro il coronavirus è una buona gestione del diabete.

Oltre ad essere origine di una malattia pericolosa per la vista, come la retinopatia diabetica – una patologia della retina che porta a un calo progressivo della vista fino all’ipovisione e alla cecità – il diabete è associato a rischi maggiori nell’infezione da SARS-CoV-2. A dimostrarlo è uno studio inglese pubblicato su Lancet “Diabetes & Endocrinology”, che sottolinea come la probabilità di decesso per coronavirus aumenti tra le persone affette da diabete[1].

In particolare, lo studio inglese ha esaminato l’associazione del diabete con la mortalità per Covid-19 nei decessi registrati in ospedale tra il 1° marzo e l’11 maggio 2020. Dei 61.414.470 individui registrati, lo 0,4% aveva una diagnosi di diabete di tipo 1 e il 4,7% una diagnosi di diabete di tipo 2. I risultati di questa indagine hanno mostrato che entrambe le tipologie erano associate in modo indipendente ad un aumento significativo del rischio di mortalità con Covid-19: una probabilità di quasi tre volte superiore per le persone con diabete di tipo 1 e quasi il doppio per quelle con tipo 2, a differenza delle persone senza diabete[2].

Ulteriori dati rilevati dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie dimostrano che tra le persone di età inferiore a 65 anni morte a causa del coronavirus, circa la metà aveva il diabete[3]. Infine, due studi interdisciplinari realizzati dai poli assistenziali del Policlinico Umberto I – Sapienza, Sant’Andrea e Santa Maria Goretti di Latina, hanno fatto luce sulle caratteristiche della popolazione diabetica affetta da Covid-19, identificando i principali fattori che sono maggiormente associati a una prognosi peggiore di infezione da coronavirus[4].

È dunque fondamentale tenere sotto controllo il diabete, verificando i valori della glicemia, seguendo una dieta sana ed effettuando attività fisica, oltre alle necessità di sottoporsi a visite mediche periodiche e seguire il piano farmacologico prescritto. È inoltre necessario farsi visitare da un oculista per diagnosticare l’insorgenza della retinopatia, che si sviluppa principalmente a causa di un diabete mal controllato, come risultato di un danno accumulato nel lungo periodo a carico dei piccoli vasi sanguigni della retina[5].

I pazienti diabetici non devono quindi trascurare il controllo della vista per paura del Covid-19, perché la prevenzione resta il miglior alleato e il miglior piano di cura possibile per la persona.  Per la diagnosi della retinopatia diabetica, è indispensabile uno screening visivo attraverso l’esame del fondo oculare.

Gli esami oculistici completi sono infatti fondamentali per la diagnosi precoce di complicanze da diabete che possono minacciare la vista, come quelle conseguenti alla retinopatia diabetica, una patologia che spesso non presenta sintomi nelle sue fasi iniziali. Se non controllate e non trattate tempestivamente, queste condizioni oculari possono provocare gravi conseguenze.

[1] E. Barron et al., Associations of type 1 and type 2 diabetes with COVID-19-related mortality in England: a whole-population study, in “The Lancet, ”Vol. 8 (10), Agosto 2020, pp. 813-822.

[2] “… the odds ratios (ORs) for in-hospital COVID-19-related death were 3∙51 (95% CI 3∙16–3∙90) in people with type 1 diabetes and 2∙03 (1∙97–2∙09) in people with type 2 diabetes.”, op. cit., p. 813.

[3] S. Medeiros, A Pandemic Is No Time To Ignore Diabetes Care, AAO, Dicembre, 2020.

[4] Cfr. https://www.uniroma1.it/it/notizia/covid-19-e-diabete-ad-aumentare-il-rischio-di-contrarre-linfezione-da-sars-cov-2-non-un

[5] WHO, Global Report on Diabetes, 2016.

Tratto da: IAPB, 29 gennaio 2021