5permille
5x1000
A te non costa nulla, per noi č importante!
C.F. 98152160176

Il metro batte la bilancia nella predizione del rischio cardiovascolare nel diabete tipo 1

È noto che l'indice di massa corporea (BMI) come misura di adiposità può essere fuorviante in quanto non riflette adeguatamente le percentuali corporee di massa magra e massa grassa. Recentemente si sono accumulati dati che supportano l’impiego di misure alternative di adiposità per stimare più accuratamente il rischio cardiovascolare legato all’adiposità, come il rapporto vita-fianchi (waist-to-hip ratio, WHR) o l'indice di massa grassa (fat mass index, FMI). Durante l’ultimo congresso annuale della Società Europea per lo Studio del Diabete, è stato presentato un confronto diretto tra WHR, BMI e FMI in un totale di oltre 380.000 residenti nel Regno Unito inclusi nella UK Biobank. Lo studio, utilizzando analisi epidemiologiche e di randomizzazione mendeliana, ha rivelato che il WHR mostrava la relazione più forte e più coerente con la mortalità per tutte le cause rispetto sia a BMI che a FMI. In particolare, BMI e FMI avevano entrambi associazioni significative e indipendenti con la mortalità per tutte le cause, con hazard ratio (HR) di 1,14 per ogni aumento di deviazione standard (SD) di BMI e di 1,17 per l’aumento di 1 SD di FMI. L’aumento del rischio era tuttavia più alto per quanto riguarda il WHR (HR 1,41 per l’aumento di 1 SD). In aggiunta, il legame fra WHR e mortalità per tutte le cause era più forte negli uomini e molto meno robusto nelle donne, probabilmente perché l'adiposità viscerale, correlata a un WHR elevato, è molto più comune tra gli uomini. Ulteriori analisi hanno dimostrato che il WHR è anche fortemente legato alla morte per malattia cardiovascolare e alla morte correlata al cancro o a malattie respiratorie. I dati dello studio indicano che è necessario prestare maggiore attenzione alla distribuzione dell'adiposità corporea piuttosto che alla semplice misura del BMI, il quale potrebbe non riflettere adeguatamente l’adiposità viscerale, maggiormente correlata al rischio cardiovascolare.

Fonte: EASD Congress 2022 – Oral presentation “Waist-to-hip ratio is a stronger, more consistent predictor of all-cause mortality than BMI”.

Tratto da: Cardiolink, Vincenzo Castiglione, 12 ottobre 2022