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La retinopatia diabetica, ottimizzazione del percorso del paziente diabetico a rischio

La retinopatia diabetica è la più importante complicanza oculare del diabete mellito e, ad oggi, è la principale causa di cecità legale tra i soggetti in età lavorativa.

Un retinografo posizionato nel reparto di oculistica per agevolare il percorso del paziente diabetico con rischio di retinopatia diabetica: è l’elemento centrale di una sperimentazione volta a ottimizzare la presa in carico del paziente a rischio di retinopatia che è stata realizzata presso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino grazie al supporto non condizionante di AbbVie.

La retinopatia diabetica è la più importante complicanza oculare del diabete mellito e, ad oggi, è la principale causa di cecità legale tra i soggetti in età lavorativa. Dati epidemiologici mostrano che almeno il 30% dei pazienti diabetici sia affetta da retinopatia e che annualmente l'1% viene colpito da forme gravi della stessa. Negli stadi iniziali della retinopatia diabetica il paziente può non avvertire alcun sintomo, anche in presenza di gravi lesioni retiniche. Una diagnosi precoce, una terapia tempestiva e un’adeguata gestione terapeutica a lungo termine sono gli elementi fondamentali per contrastare lo sviluppo e, soprattutto, la progressione della retinopatia diabetica.

La retinopatia diabetica è curabile e prevenibile, a patto che si riesca a intercettare, prima che si siano realizzate quelle alterazioni irreversibili a carico della retina che determinano per il paziente la drastica riduzione della visione.

Per questo progetto è stata allestita una postazione per l'esame del fundus oculi presso il reparto di Diabetologia della struttura ospedaliera, utilizzando un retinografo che permette l'esecuzione di un esame accurato del fondo dell'occhio, fornendo immagini a colori ad alta risoluzione dei differenti campi retinici, in grado di definire la presenza di eventuali anomalie, con l’obiettivo di rilevare variabili di processo per il miglioramento del percorso del paziente diabetico a rischio/con patologia di retinopatia diabetica.

È stato eseguito lo screening della retinopatia diabetica, una delle procedure più efficaci - anche da un punto di vista costo-efficacia - in ambito sanitario. Non tutte le persone che hanno il diabete hanno lo stesso grado di rischio di retinopatia diabetica, per cui è fondamentale poter intercettare quei pazienti che hanno bisogno poi di una visita di secondo livello, in cui saranno eseguiti altri accertamenti che portano a individuare i soggetti che hanno bisogno di un trattamento (laser o intravitreale con farmaci anti-VEGF). Questo percorso – basato su screening, tempestività e multidisciplinarietà - ha permesso di riservare gli spazi della struttura ospedaliera ai pazienti che ne avevano davvero bisogno.

Inoltre, i tempi tra la visita diabetologica e lo screening per valutare la presenza di retinopatia diabetica sono stati accorciati, in alcuni casi annullati, perché effettuati lo stesso giorno; in passato, i tempi potevano essere molto lunghi perché il paziente, dopo la visita diabetologica, doveva cercare l'oculista presso il quale effettuare questo screening.

In sintesi, la sperimentazione si è rivelata un'esperienza positiva, fondata su una buona interazione multidisciplinare tra diabetologi e oculisti.

Tratto da: Doctor33, 27 luglio 2024