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Inquinamento ambientale e rischio di diabete: si respira una brutta aria

L’impatto negativo dell’inquinamento ambientale sulla salute è ormai noto ed è uno degli stimoli a promuovere cambiamenti nelle politiche energetiche. Un recente studio ha evidenziato una significativa correlazione tra l'esposizione a lungo termine al particolato fine (PM2.5) e l'aumento del rischio di diabete tra le donne cinesi in età riproduttiva. La ricerca, condotta su un campione di oltre 20 milioni di donne di età compresa tra i 20 e i 49 anni, ha utilizzato dati raccolti dal National Free Preconception Health Examination Project tra il 2010 e il 2015. L'analisi ha dimostrato che un aumento di 27 μg/m3 nella concentrazione media di PM2.5 per un periodo di tre anni è associato a un incremento di 0.078 mmol/L nei livelli di glicemia a digiuno e a un aumento del 18% nel rischio di sviluppare diabete. Inoltre, si è stimato che il 29% dei casi di diabete in queste donne sia attribuibile a livelli di PM2.5 superiori ai 5 μg/m3, corrispondenti a circa 78.600 nuovi casi di diabete. Lo studio ha anche rivelato che il rischio di diabete è particolarmente elevato in alcuni sottogruppi di popolazione, come le donne in sovrappeso o obese, quelle con età superiore ai 35 anni, con basso livello di istruzione, di etnia minoritaria e residenti in zone rurali. Questi risultati sottolineano l'importanza di considerare l'inquinamento atmosferico come un fattore di rischio significativo per la salute pubblica, in particolare per le donne in età fertile, e suggeriscono la necessità di politiche mirate per ridurre l'esposizione al PM2.5 e mitigare il rischio di diabete in queste popolazioni vulnerabili.

Fonte: Shen Y et al. Diabetes Care. 2024; doi: 10.2337/dc23-2153.

Tratto da: Cardiolink, Martina Chiriacò, 12 settembre 2024