Diabete, le raccomandazioni Eudf Italia per migliorare il contrasto
Una roadmap per il diabete in Europa: le riflessioni italiane”. L’evento, organizzato da European diabetes forum Italia e European diabetes forum in collaborazione con l’Intergruppo parlamentare Obesità, diabete.
La comunità diabetologica ha presentato un documento d’impegno ai membri del Parlamento europeo, mirato a supportare concretamente i 32 milioni di persone affette da diabete nell’Unione europea e le loro famiglie, creando un quadro politico solido a livello Ue per sostenere i piani di intervento nazionali. Questo documento è stato presentato a Roma durante l’Eudf Italia Forum 2024 “Act now in diabetes care. Una roadmap per il diabete in Europa: le riflessioni italiane”. L’evento, organizzato da European diabetes forum Italia (Eudf Italia) e European diabetes forum (Eudf), in collaborazione con l’Intergruppo parlamentare Obesità, diabete e NCDs e l’Intergruppo parlamentare Sanità digitale e terapie digitali, si è svolto presso Spazio Europa, gestito dall’Ufficio del Parlamento europeo in Italia e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea.
Ogni anno, oltre 686.000 persone muoiono in Ue a causa del diabete o di patologie correlate. Attualmente, 31,6 milioni di persone nell’Ue sono affette da diabete. Con l’aumento di questa pandemia silente, si prevede che il numero di persone con diabete raggiungerà i 33,2 milioni entro il 2030. Nell’area europea, 295.000 giovani sono affetti da diabete di tipo 2 e adolescenti da diabete di tipo 1, con un costo complessivo per i sistemi sanitari dell’Ue di 104 miliardi di euro (dato del 2021). Il 75% di questi costi è attribuibile a complicanze potenzialmente evitabili, il che significa che politiche che promuovono una diagnosi precoce e una buona gestione della malattia possono portare a notevoli risparmi e contribuire alla resilienza e sostenibilità dei sistemi sanitari.
Lo European diabetes forum, fondato dall’Associazione europea per lo studio del diabete (Easd), riunisce diverse parti interessate del panorama diabetologico europeo per formulare soluzioni a questa pandemia. Eudf Italia, ispirato da questo modello, funge da think tank nazionale in un ampio coordinamento europeo. Questo network indipendente collabora strettamente con le parti interessate del mondo del diabete e delle malattie metaboliche in Italia, tra cui società scientifiche, associazioni di pazienti, operatori sanitari, amministratori, politici e industrie del farmaco, per tradurre i risultati della ricerca in azioni politiche per migliorare la cura del diabete a livello nazionale.
Il documento d’impegno, sviluppato da una vasta coalizione di associazioni del settore, contiene 15 raccomandazioni politiche concrete per migliorare la vita delle persone con diabete e dei soggetti a rischio in tutta Europa. Le raccomandazioni, indirizzate al Parlamento europeo, si articolano in quattro aree tematiche prioritarie: identificazione precoce, cure eque di elevata qualità, valorizzazione delle persone e sostegno a scienza e tecnologia. Uno degli obiettivi dell’evento è stato diffondere la consapevolezza e l’adesione a questo documento d’impegno tra la comunità scientifica e le associazioni dei pazienti, affinché il suo contenuto diventi patrimonio comune e rafforzi l’impegno nella lotta al diabete.
Durante l’evento, sono stati presentati anche i documenti programmatici di Eudf Italia su “Integrated care”, “Data & register”, “Selfcare, technology e digitalization” e “Type 1 diabetes”, elaborati dai rispettivi tavoli di lavoro. È emersa l’importanza di interventi operativi per garantire una piena integrazione assistenziale, adattando l’assistenza integrata ai bisogni dei professionisti sanitari e dei diversi gruppi di persone, e organizzando una rete assistenziale efficace, omogenea ed efficiente. I registri offrono vantaggi significativi per migliorare i risultati dell’assistenza e ridurre il rischio di complicanze. L’istituzione di un registro nazionale richiede la creazione iniziale di registri regionali, come già avviene in alcune regioni (per es. Marche, Umbria, Lazio), dove una cartella diabetologica unica regionale consente l’accesso ai dati clinici del paziente da qualsiasi centro diabetologico della regione. Questo sistema permetterebbe un monitoraggio e miglioramento continuo delle cure erogate dai centri specialistici. Il documento “Selfcare, technology e digitalization” evidenzia i passi necessari per sfruttare appieno le potenzialità dell’innovazione tecnologica, accompagnandola con una riorganizzazione dell’intera struttura assistenziale, attuando un reengineering dei modelli assistenziali per affrontare la crescente domanda di assistenza e riqualificare i professionisti e i servizi sanitari. L’assistenza dovrebbe essere erogata preferibilmente a distanza, riducendo le visite in presenza e potenziando l’analisi automatica dei dati tra le visite. Infine, il documento “Type 1 diabetes” sottolinea l’importanza dello screening per il diabete di tipo 1 in età pediatrica, giustificato anche nella popolazione generale, e la sua efficacia nella prevenzione della chetoacidosi diabetica (Dka) nei bambini. L’Italia è all’avanguardia grazie alla Legge n.130/2023, che prevede un programma di screening per la diagnosi precoce del diabete di tipo 1 nei bambini e adolescenti tra 1 e 17 anni, un risultato che va implementato coinvolgendo tutti gli attori necessari.
«Una diagnosi precoce e un accesso paritario a cure di alta qualità possono permettere ai diabetici di condurre una vita appagante e di contribuire pienamente alla società. Una gestione efficace del diabete può migliorare la resilienza e la sostenibilità dei sistemi sanitari. Le tecnologie innovative e i servizi associati possono invertire la tendenza al peggioramento degli esiti sanitari per le persone con diabete», ha dichiarato il prof. Agostino Consoli, Coordinatore di Eudf Italia. «L’Italia si è impegnata sin dall’inizio nell’implementazione del documento d’impegno contenente le priorità della comunità diabetologica, rivolto ai membri del Parlamento europeo. L’adesione a questo documento da parte di molti parlamentari italiani, appartenenti a tutti gli schieramenti, dimostra l’attenzione della politica italiana al tema del diabete e l’urgenza di sostenere con atti concreti le persone che vivono con questa malattia, i loro familiari e la sostenibilità del sistema sanitario».
«Negli ultimi anni, i decisori politici europei hanno prestato maggiore attenzione al diabete. Nel 2022, un secolo dopo la scoperta dell’insulina e 33 anni dopo la Dichiarazione di Saint Vincent, il Parlamento europeo ha adottato una delibera storica sulla prevenzione, gestione e cura del diabete nell’Ue, invocando piani di intervento nazionali per il diabete nei 27 Stati membri. Questo impegno mira a garantire maggiore salute e qualità di vita alle persone con diabete, facilitando la prevenzione della malattia e delle sue complicanze, garantendo un accesso uniforme alle cure in tutti i Paesi membri e sostenendo la ricerca scientifica e tecnologica in ambito diabetologico. Eudf, attraverso un intenso lavoro con tutte le principali associazioni, suggerisce 15 azioni pratiche e necessarie affinché persone di ogni età possano affrontare con serenità il loro impegno quotidiano per una salute duratura e una vita piena» ha dichiarato il prof. Stefano Del Prato, Presidente di Eudf.
Tratto da: Diabetologia33, 24 settembre 2024