Fruttosio e grassi saturi: chi influisce di più sulla sensibilità insulinica?
L'assunzione eccessiva di fruttosio e grassi saturi (SFA, Saturated Fatty Acids) è collegata a un peggioramento della sensibilità insulinica, favorendo la resistenza all’insulina e il rischio di diabete di tipo 2. Si è ipotizzato che queste diete inducano un accumulo di lipidi nel fegato, alterando la sensibilità insulinica epatica. Tuttavia, il ruolo diretto degli SFA nel promuovere la resistenza insulinica epatica rimane incerto. In questo studio, tredici individui sovrappeso (BMI 27-38 kg/m², età 45-75 anni) hanno seguito per 4 settimane una dieta ricca di fruttosio (21% dell’introito calorico totale) e una dieta ad alto contenuto di SFA (23% dell’introito calorico totale), con un washout di 6 settimane. È emerso che la sensibilità insulinica globale è stata significativamente inferiore dopo la dieta ad alto fruttosio (14.7±2.2 µmol/kg/min) rispetto a quella ricca di SFA (18.0±2.4 µmol/kg/min; p=0.004). Non sono state invece osservate differenze significative nella sensibilità epatica o nel contenuto di lipidi intraepatici. In conclusione, una dieta ricca di fruttosio riduce maggiormente la sensibilità insulinica globale rispetto ai grassi saturi, suggerendo che altri meccanismi, probabilmente a livello periferico, siano coinvolti in questo effetto negativo.
Fonte: EASD Congress 2024.
Tratto da: Cardiolink. Martina Chiriacò, 24 settembre 2024