Bassi livelli di LDL e sicurezza cardiovascolare
Sebbene alcuni studi osservazionali suggeriscano una potenziale associazione tra bassi livelli di colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-C) ed emorragia intracerebrale (ICH), queste analisi presentano problemi di confondimento dovuti ad altri fattori (ad es. età avanzata, fragilità) che probabilmente ne spiegano i risultati. Risultati più recenti di studi clinici randomizzati non hanno riscontrato un aumento del rischio di ICH, in particolare gli studi che utilizzano gli inibitori della PCSK9 che raggiungono livelli molto bassi di LDL-C, ma anche nel follow-up a lungo termine dello studio IMPROVE-IT. Inoltre, altri problemi di sicurezza associati alle statine, tra cui il diabete di nuova insorgenza e il rischio di cancro, non dovrebbero essere il motivo dell'interruzione delle statine, in particolare per quanto riguarda il primo, i benefici superano di gran lunga il rischio (anche di 5 volte), e per il secondo, non vi è alcun legame confermato che suggerisca un aumento del rischio, mentre al contrario, esistono dati che suggeriscono i benefici della terapia con statine nella prevenzione del cancro. Inoltre, l'uso di strategie intensive di riduzione dei lipidi con statine e farmaci non statinici porta ad una riduzione degli eventi cardiaci ischemici maggiori avversi, senza problemi di sicurezza, in un'ampia popolazione di pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica (ASCVD). Sebbene rimangano alcune incertezze in diverse popolazioni che sono state sottorappresentate negli studi clinici (pazienti afroamericani e asiatici, individui di basso peso), i dati più recenti sulla riduzione intensiva dell'LDL-C con gli inibitori del PCSK9 sono rassicuranti sul fatto che il beneficio supera ogni possibile rischio.
Fonte: Pierre Sabouret, Denis Angoulvant, Christopher P Cannon, et al. Eur Heart J Open . 2022 Jun 7;2(4):oeac038. doi: 10.1093/ehjopen/oeac038. eCollection 2022 Jul.
Tratto da: Cardiolink, Domenico Mario Giamundo, 25 ottobre 2024