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Diabete, in arrivo una soluzione che rende smart la gestione

Arriva in Italia lo smart cap Mallya. Il dispositivo rappresenta un supporto per i pazienti con diabete, facilitando la gestione quotidiana del trattamento e contribuendo a migliorare l’aderenza terapeutica.

Nell’ambito del suo impegno nella digital health Novo Nordisk porta in Italia Mallya, uno smart cap dotato di marchio CE, progettato per monitorare le iniezioni di insulina e registrare le somministrazioni.

Il dispositivo rappresenta un supporto per i pazienti con diabete, facilitando il paziente a monitorare e tenere traccia delle dosi di insulina somministrate, condividendole direttamente con il medico curante e il caregiver per una migliore gestione della terapia.

L’aderenza terapeutica rappresenta una delle principali sfide nella gestione del diabete, una condizione cronica che colpisce 4 milioni di italiani. I dati degli studi parlano chiaro: quasi 1 paziente su 2 con diabete in Europa presenta una scarsa aderenza alla terapia con insulina basale, e dopo 18 mesi 1 su 3 interrompe il trattamento. Non seguire correttamente le terapie prescritte può avere conseguenze gravi sia per i pazienti che per i sistemi sanitari.

Nello scenario terapeutico del diabete, gli strumenti digitali sono ormai una componente indispensabile nella sua gestione, poiché migliorano l’autonomia del paziente e ottimizzano il controllo della malattia.

«Il cappuccio intelligente o “smart cap” è un dispositivo realizzato per favorire l’aderenza delle persone con diabete al trattamento insulinico, in particolar modo quelle con il tipo 2 che utilizzano l’insulina basale. Infatti, lo smart cap registra dose, intesa come unità di insulina somministrate, ed orario della somministrazione. Tali informazioni possono poi essere trasferite via Bluetooth a delle applicazioni dedicate per la consultazione – spiega Concetta Irace, Professore ordinario di Scienze Tecniche Mediche e Chirurgiche Avanzate, Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro – il dispositivo oltre ad aiutare le persone con diabete a seguire correttamente la terapia, può ridurre il rischio di errori».

Questo dispositivo facilita una comunicazione più efficace tra medico e paziente, fornendo dati precisi e aggiornati sulla somministrazione, che permettono di personalizzare il trattamento e rafforzare il rapporto di fiducia. Una prospettiva che vuole migliorare l’aderenza terapeutica per una gestione efficace del diabete sia per i pazienti che per il Sistema Sanitario Nazionale. «Lo smart cap rende "intelligente" l’iniettore, consentendo al paziente di comunicare digitalmente al medico la dose di insulina somministrata – indica Paolo Di Bartolo, Direttore della Rete Clinica di Diabetologia, AUSL della Romagna – in questo modo, la relazione tra paziente e medico diventa più stretta, intensa e, soprattutto, flessibile, riducendo la necessità per il paziente di recarsi fisicamente negli ambulatori di diabetologia. Questo approccio digitale va oltre la semplice terapia farmacologica, offrendo una nuova prospettiva nel trattamento del diabete».

Mallya risponde ai bisogni dei pazienti e dei caregiver, alleviando l'ansia legata al dubbio di aver seguito correttamente la terapia, grazie al monitoraggio costante che garantisce una maggiore tranquillità e sicurezza. «Come rappresentante delle associazioni delle persone con diabete a livello regionale, nazionale ed europeo, accolgo con favore l’arrivo del ‘cappuccio intelligente’ – dichiara Elena Frattolin, Membro Direttivo Diabete Italia – spesso chi utilizza le penne fatica a ricordare l’orario o se ha assunto la terapia, e uno strumento che registra tutto ciò è fondamentale. Inoltre, la possibilità di trasferire i dati su una piattaforma consultabile dal team diabetologico agevola lo scambio di informazioni tra medico e paziente, contribuendo a una terapia sempre più personalizzata, come tutti auspichiamo».

Con il prossimo arrivo di Mallya, Novo Nordisk ribadisce il proprio impegno nell’uso delle nuove tecnologie per offrire alla comunità medica e ai pazienti significativi progressi nella cura e nel trattamento del diabete, aprendo nuove prospettive nella gestione della malattia, migliorando aderenza, sicurezza e risultati clinici, e offrendo al medico strumenti avanzati per una gestione più efficace della malattia.

Tratto da: Sanità33, 03 dicembre 2024