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Olio d'oliva, effetti dei polifenoli su livelli di colesterolo HDL e metabolismo lipidico

Nella dieta mediterranea, riconosciuta per i suoi effetti benefici sulla salute cardiovascolare e metabolica, l’olio d’oliva svolge un ruolo centrale grazie alla presenza di polifenoli, composti bioattivi con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. In particolare “aiuta a proteggere le particelle di colesterolo LDL dal danno ossidativo, un effetto riconosciuto dall’Efsa nel 2011”, spiegano gli autori di una revisione sistematica con meta-analisi di studi clinici randomizzati, pubblicata su Metabolites.

L’impatto di questo alimento sul metabolismo lipidico, in particolare sul colesterolo "buono" HDL, non era stato ancora chiaramente definito, la metanalisi ha voluto  approfondire questo aspetto e ha  incluso 10 studi su un totale di 991 partecipanti, con età compresa tra 20 e 75 anni. Sono stati considerati solo studi in cui il consumo giornaliero di olio d'oliva fosse di almeno 20 g e in cui fossero misurati almeno tre parametri del profilo lipidico: colesterolo totale (TC), colesterolo LDL ("cattivo") e colesterolo HDL ("buono"). Sono stati esclusi gli studi in cui i partecipanti assumevano integratori antiossidanti o farmaci con effetti antiossidanti noti.

I risultati hanno evidenziato che il consumo di polifenoli dell’olio d’oliva non ha avuto effetti significativi sul colesterolo totale (TC), ha ridotto leggermente il colesterolo LDL, ma solo nei gruppi con un consumo elevato di polifenoli (oltre 320 mg/kg), ha aumentato in modo significativo il colesterolo HDL, con un miglioramento riscontrato a tutti i livelli di consumo (basso, medio e alto)

In particolare, l’aumento dell’HDL-c è stato riscontrato in modo consistente in tutti i sottogruppi analizzati, suggerendo un effetto positivo dei polifenoli sul metabolismo lipidico. «Questi risultati confermano che l’olio d’oliva, in particolare i suoi polifenoli, contribuisce al mantenimento di un profilo lipidico sano», commentano i ricercatori.

Gli autori sottolineano l’importanza di rendere queste informazioni accessibili ai consumatori, suggerendo che l’etichettatura degli alimenti dovrebbe evidenziare il contenuto di polifenoli nei prodotti a base di olio d’oliva per facilitare scelte alimentari consapevoli.

“Questa meta-analisi aggiunge nuove prove (basate su 10 RCT) che l'esposizione all'olio d'oliva, in particolare ai suoi polifenoli, migliora significativamente l'HDL-c circolante, non influisce sui livelli di TC e può anche ridurre l'LDL-c (solo per alto apporto giornaliero)», commentano i ricercatori. «I polifenoli dell'olio d'oliva contribuiscono al mantenimento del metabolismo lipidico. Le norme sull'etichettatura degli alimenti dovrebbero sottolineare questa caratteristica salutare dell'olio d'oliva ed è auspicabile una dichiarazione del contenuto di polifenoli dell'olio d'oliva per i prodotti in commercio”, concludono.

Fonte:

Metabolites 2023, 13:1187. doi: 10.3390/metabo13121187.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38132869/

Tratto da: Farmaccista33, 20 febbraio 2025